Avevano rubato un cellulare in piazza Bra. Carabinieri arrestano due giovani

Un'indagine partita a febbraio e portata a termine dai carabinieri di Verona con gli arresti domiciliari per due ragazzi molto giovani, E.I. slovacco del '94 e H.L. di origine marocchina del '97. I due sono entrambi residenti nel veronese e l'ultimo reato di cui li si accusa è quello di aver rapinato in concorso un minore. Si tratta dell'ultimo reato, perché i due sono già noti a Polizia e Carabinieri per reati come furti, rapina e minacce, compiuti anche nel periodo tra lo scorso mese di febbraio e questo mese di settembre in cui si è conclusa l'operazione dei militari.

Il fatto è avvenuto in piazza Bra sette mesi fa. Un ragazzino sedicenne rumeno aspettava l'autobus messaggiando col suo nuovo cellulare quando H.L. lo avvicina e gli chiede di vedere la cover. I due si conoscono di vista e il minore toglie la cover dal cellulare e la mostra ad H.L.. L'intento del malintenzionato è però solo quello di distrarre la vittima mentre E.I. entra in azione e riesce a rubare il cellulare al minorenne.

Il cellulare però è spento e per riaccenderlo serve il pin. La vittima inizialmente non vuole riferire il codice e per convincerlo E.I. usa le maniere forti colpendolo col gomito al viso. A quel punto il ragazzino rivela il pin e i due scappano, salendo sul primo autobus e dicendo alla vittima che non avrebbe più rivisto il suo cellulare.

Si sbagliavano perché alla fine il sedicenne ha potuto riavere il suo smartphone, facendosi coraggio e denunciando tutto al padre e ai carabinieri. I militari della stazione di Verona centrale hanno eseguito delle lunghe indagini e sono riusciti a risalire ai due bulli grazie alla testimonianza della vittima, che ha poi riconosciuto gli autori della rapina tramite alcune fotografie. Le uniche cose che la vittima non ha potuto riavere sono la sua sim, i contatti e i file che aveva memorizzato nel telefono e che i due rapinatori gli hanno cancellato.