“Penso che la capienza media dell’anfiteatro, quest’estate, toccherà a malapena il 50%“. La vede nera Sergio Cucini, albergatore e presidente della sezione Turismo di Confcommercio, osservando l’andamento delle prenotazioni in Arena. “Verissimo che in tanti prenotano nelle 48 ore prima dello spettacolo - afferma Cucini - ma noto che molte date d’agosto hanno solo il 2% dei biglietti venduti, e se penso anche alla crisi che stiamo attraversando il mio pessimismo è legittimo”.
“Le prenotazioni per alberghi da 4 e 5 stelle vanno solitamente di pari passo con le vendite dei biglietti in platea - dice Cucini - e se va avanti così per noi sarà una delle stagioni più difficili”. La stagione areniana come fulcro, quindi, del turismo estivo veronese. “Il turista è cambiato, con la crisi risparmia e non spreca, e quindi punta dritto al prodotto di qualità - ha detto Fernando Morando, presidente di Confcommercio Verona - quindi è vero che l’Arena può essere un indice importante di riferimento, ma sono da tenere in considerazione molti altri aspetti, come la qualità dei servizi e degli avvenimenti culturali e su questo sia noi che il Comune non abbamo fatto molto”. Diversamente l’assessore comunale alla Cultura Mimma Perbellini si dimostra ampiamente ottimista: “Tutt’altro, il cartellolone degli appuntamenti, sia in Arena che fuori, è di gran qualità e sono sicura faranno il pienone. Basarsi su un dato solo per prevedere il turismo è assolutamente sbagliato”.