Sono scattate mercoledì mattina, su richiesta della Procura della Repubblica, le misure cautelari personali e interdittive emesse dal gip del tribunale di Verona, nei confronti di 9 persone ritenute responsabili a vario titolo di turbata libertà degli incanti.

Ad eseguire i provvedimenti, arrivati al termine di una complessa indagine in materia di tutela della spesa pubblica, sono stati i finanzieri del nucelo di polizia tributaria di Verona, coordindati dall'autorità giudiziaria. L'operazione riguarda la gara per le opere di adeguamento sismico di un Centro di assistenza per anziani di Villafranca di Verona, qualificato come ente pubblico quale istituzione di assistenza e beneficienza ai sensi della normativa attualmente vigente.
La gara, del valore di 3 milioni di euro, infatti, secondo la ricostruzione emersa dalle indagini della guardia di finanza scaligera, sarebbe stata pilotata in favore di una società veronese, poi risultata effettivamente aggiudicataria.

In aggiunta alle condotte illecite riguardati l’appalto di adeguamento del Centro Servizi alla persona, le indagini hanno consentito di individuare una ulteriore gara “truccata” del valore di poco inferiore a 40.000 euro per la manutenzione degli impianti termoidraulici, aggiudicata ad una impresa villafranchese.

Con il provvedimento emesso dall’autorità giudiziaria sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti del Presidente dell’IPAB e la sospensione per 10 mesi dall’esercizio di una pubblica funzione nei confronti del Direttore Generale. Il gip ha inoltre disposto l’obbligo di presentazione quotidiano alla polizia giudiziaria nei confronti di una donna, ritenuta essere l’intermediaria dell’impresa aggiudicataria, e la sospensione per 10 mesi dall’esercizio delle attività professionali e imprenditoriali nei confronti di 6 persone, indagate per i medesimi fatti, con vari ruoli nell’ambito delle due gare.