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Cronaca Borgo Trento / Via Francesco Anzani

Madre morta, padre denutrito, figlio indagato: il dramma della famiglia Monticelli

I tre hanno vissuto a Borgo Trento fino al periodo della pandemia e poi si erano trasferiti in Valtellina. Anna Maria Squadra, 91 anni, è stata trovata morta nel suo letto. Il marito Giorgio Monticelli era al suo fianco con una gamba in cancrena

Avevano abitato nel quartiere di Borgo Trento fino agli anni del Covid. Poi, si erano trasferiti in un residence di Aprica, località della Valtellina in provincia di Sondrio. E in quella casa si è consumato il delitto di cui è indagato Antonio Monticelli, il figlio 60enne di Giorgio Monticelli e di Anna Maria Squarza. Il padre di 90 anni è stato trovato venerdì scorso, 12 aprile, sul suo letto, denutrito e con una gamba in cancrena. Al suo fianco c'era la moglie, 91enne, morta da settimane e in stato di decomposizione.

Per ora, le accuse rivolte ad Antonio Monticelli sono abbandono di incapace e occultamento di cadavere, ma le indagini sono ancora in corso e non è escluso che la procura di Sondrio possa imputare al 60enne reati anche più gravi, se venissero trovati nuovi elementi. L'uomo non è stato formalmente messo in stato di arresto, ma è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale sondriese.
Antonio Monticelli è disoccupato e viveva insieme ai due genitori. La famiglia si reggeva sulle pensioni dei due anziani e da Verona si era trasferita in Valtellina durante la pandemia. Sono stati i vicini di casa, insospettiti dagli odori che provenivano dall'abitazione della famiglia Monticelli, a chiamare i carabinieri. I militari, venerdì, hanno bussato alla porta ed è stato Antonio Monticelli ad aprirgli. Il 60enne avrebbe detto che in casa era tutto in ordine e che non c'era bisogno che gli operatori controllassero. I carabinieri sono comunque riusciti ad entrare ed hanno trovato i due coniugi nella loro camera da letto. Anna Maria Squarza era morta, mentre Giorgio Monticelli era ancora vivo, anche se in condizioni critiche.

Il 90enne di Verona non è in pericolo di vita. È stato ricoverato in ospedale dove i dottori hanno provato a salvargli la gamba incancrenita. L'uomo era anche denutrito, ma è probabile che se la caverà e che dopo le dimissioni dall'ospedale sarà affidato ad una rsa. Secondo la versione del figlio, ancora tutta da verificare, le responsabilità sarebbero tutte di Giorgio Monticelli. Sarebbe stato il padre, dopo la morte della moglie, ad obbligare il 60enne a non chiamare i soccorsi.

Intanto, come riportato da SondrioToday, sul corpo di Anna Maria Squarza sarà eseguita un'autopsia per scoprire le cause del decesso.

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