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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Grezzana / Via Tinazzi

Angelo e Andrea, aggrediti in casa propria perché gay: "Attendiamo esito indagini"

Il "grazie" rivolto a chi in queste ore difficili li sta sostenendo, ma anche un invito esplicito a non strumentalizzare l'episodio e l'auspicio che i carabinieri possano presto completare le indagini, questo il succo delle dichiarazioni dei due aggrediti l'altra notte a Stallavena

Provati evidentemente dall'ennesima aggressione diretta nei loro confronti, Andrea ed Angelo, la coppia che dopo essere stata assalita in Bra ad agosto, due notti fa ha visto direttamente presa di mira la propria abitazione, ha trovato la forza di commentare il nuovo tremendo episodio, con parole che colpiscono per la loro pacatezza in un momento pur così drammatico.

«La storia dell’aggressione avvenuta la notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 settembre mentre eravamo a casa nostra, in provincia di Verona, è stata raccontata da diversi giornali locali e nazionali. Molti e molte giornalisti/e, - spiegano Angelo e Andrea - diverse televisioni, esponenti politici nazionali e i rappresentanti di vari movimenti e associazioni sempre nazionali che lavorano per i diritti delle persone LGBTQI ci hanno chiamati esprimendo, innanzitutto, la loro vicinanza e il loro sentito sostegno. Di cui abbiamo estremo bisogno, perché stiamo attraversando momenti davvero difficilissimi. E dunque, grazie di cuore. Continuate a non lasciarci soli». 

«Ci teniamo a precisare, però, - spiegano Angelo e Andrea - che le uniche dichiarazioni che abbiamo rilasciato e che dunque desideriamo vengano riportate sono quelle che hanno a che fare con la dinamica dei fatti. Che sono oggettivi e che sono elencati con precisione nei vari verbali redatti dai carabinieri di Grezzana e di Verona». 

«Non abbiamo però, in questo momento, rilasciato alcuna dichiarazione che vada oltre la cronaca di ciò che abbiamo vissuto, - aggiunge quindi la coppia - desiderando che prima si concludano le indagini e che il o i colpevoli vengano individuati e affrontino le conseguenze delle loro ignobili azioni. A quel punto saremo pronti, come già abbiamo fatto dopo la prima aggressione in Piazza Bra, a metterci la faccia e a lavorare politicamente di conseguenza. Con determinazione, con l’aiuto di tutti e di tutte coloro che sono al nostro fianco in questo momento e che hanno mostrato di esserlo. Chiediamo come forma di tutela e di tranquillità, - concludono Angelo e Andrea - di continuare a denunciare ciò che ci è accaduto ma chiediamo anche di non fare illazioni, riportando la notizia con la maggiore correttezza e cautela possibili».

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