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Cronaca Zai / Strada della Genovesa

Dissesto idrogeologico, quasi 700 opere di manutenzione per il Veneto

L'associazione che riunisce i consorzi di bonifica ha presentato i dati relativi alle opere necessarie per la messa in sicurezza della regione. Rivelate anche quelle per il contrasto alla siccità

Oggi, 6 novembre, nella sede del Consorzio di Bonifica Veronese, l'associazione che riunisce i consorzi di bonifica del Veneto (Anbi) ha presentato i dati relativi alle opere necessarie per la messa in sicurezza idrogeologica della regione. In questa occasione sono state anche rivelate le opere inserite nel nascente Piano Invasi previsto nella Legge di Stabilità 2018.

Sono ben 697, per un valore complessivo stimato in 1.745.551.167 euro, le opere necessarie alla prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico nel Veneto. L’elenco raccoglie le segnalazioni degli 11 Consorzi di Bonifica ed è inserito nel rapporto Anbi 2017 dal titolo "Manutenzione Italia: Azioni per l’Italia Sicura". Si tratta di un piano dettagliato che a livello nazionale presenta ben 3.709 interventi per un importo complessivo che sfiora gli 8 miliardi di euro. Il Veneto è la prima regione per valore economico complessivo degli interventi, la terza per numero. Si tratta dunque di una lista di misure in cui le opere sono catalogate a seconda dell’avanzamento dei progetti in una scala che al livello iniziale presenta le idee progettuali e arriva ai progetti esecutivi, ovvero i progetti approvati che attendono solo i finanziamento per essere cantierati. Nel mezzo sono indicate anche le opere all'esame di fattibilità, i progetti preliminari e quelli definitivi.

Le opere allo stato esecutivo, in attesa cioè di stanziamenti per essere realizzate, sono state inserite nel database digitale che costituisce di fatto il registro delle opere da finanziare. Le opere sono state individuate coerentemente con le indicazioni di Italia Sicura, l'unità di missione istituita nel 2014 contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche. Per il Veneto si tratta di 25 progetti esecutivi per un valore complessivo di 65 milioni di euro.

Il rapporto "Manutenzione Italia" include anche gli invasi multifunzione, ovvero bacini per il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili nonché fondamentali riserve idriche per mitigare gli effetti della siccità. Per queste opere si è aperta una strada diretta di finanziamento con la Legge di Stabilità che prevede un vero e proprio Piano Invasi e stanzia risorse a livello nazionale per 50 milioni di euro annui per il periodo 2018-2022. Tale valore, pur lontano dal finanziare tutte le opere, solo il Veneto indica come necessari ben 56 invasi (circa un terzo dei 188 nazionali) per un valore complessivo di quasi 550mila euro, e rappresenta comunque una prima concreta forma di intervento per un problema sempre più attuale.

Anche il Veneto, come del resto tutta l’Italia, deve uscire da un'ottica di emergenza e lavorare in maniera sistemica alla messa in sicurezza idrogeologica dei territori - ha afferma il presidente di Anbi Veneto Giuseppe Romano - Per questi fondamentali obiettivi serve l'impegno sia dello Stato che della Regione; il primo sta cominciando a fare la sua parte, anche se non abbiamo ancora visto i finanziamenti. Il nostro auspicio ora è che anche la Regione del Veneto, già nella legge di bilancio che sta discutendo in questi giorni, metta in campo le risorse necessarie per contribuire al finanziamento a opere fondamentali per il territorio e i cittadini. Si tratta di interventi che non possono essere più procrastinati.

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