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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

L'Anticorruzione dà il via libera al Filobus: "A giorni partiranno i cantieri"

L'Anac ha risposto positivamente alla richiesta inviata da Amt lo scorso 28 ottobre, relativamente alla correttezza della procedura adottata per la scelta del veicolo sostitutivo per il futuro sistema filoviario

Importante passo avanti per il progetto del nuovo filobus di Verona: l’Autorità nazionale Anticorruzione ha infatti risposto positivamente alla richiesta inviata da Amt lo scorso 28 ottobre, relativamente alla correttezza della procedura adottata per la scelta del veicolo sostitutivo per il futuro sistema filoviario.
L'hanno reso noto oggi, 6 dicembre, il Sindaco Flavio Tosi e il presidente di Amt Stefano Ederle. Erano presenti anche il vicepresidente di Amt Emanuele Tosi, il direttore lavori ing. Luciano Ortolani e il Responsabile unico del procedimento ing. Carlo Alberto Voi.

“A giorni partiranno i cantieri per la realizzazione dell'opera - ha spiegato il Sindaco Tosi - per cui era estremamente importante il parere dell'Anac, che è arrivato ieri, e che certifica la correttezza delle procedure adottate. La necessità di individuare un veicolo sostitutivo rispetto a quello proposto dall’Associazione temporanea d’imprese in sede di gara - ricorda il Sindaco - si era resa necessaria a seguito del fallimento della società Apts, che avrebbe dovuto fornire il sistema di accostamento automatico del filobus alla banchina di fermata. Si è deciso quindi, d'intesa con il Ministero dei Trasporti e con il Cipe, di procedere ad una variante che prevede l’adozione del mezzo 'full electric' fornito dall’azienda svizzera Hess, adattando il progetto esecutivo al nuovo mezzo individuato”.

“È un risultato importantissimo per la nostra Azienda e per la città – sottolinea il presidente di Amt Ederle – che conferma la qualità del lavoro svolto dal CdA di Amt e da tutti i tecnici e le funzioni coinvolte, che hanno operato con un efficacissimo gioco di squadra. Dalla consapevolezza di aver lavorato con il massimo scrupolo – continua Ederle - è derivata la scelta di affidarsi con serenità alla valutazione del presidente Anac Raffaele Cantone, ottenendo un parere che certifica come il lavoro sia stato svolto nel migliore dei modi. Del resto, pur non essendo un atto dovuto, la richiesta di parere all’Anac era resa opportuna dalla delicatezza della materia e dal valore dell’investimento, visto che la scelta del mezzo vale 40 milioni di euro. Ma questo percorso si inquadra anche nella strategia adottata fin dall’inizio dal nostro CdA, quella cioè di dare la massima trasparenza e condivisione delle procedure adottate per realizzare un'opera pubblica di enorme importanza come il filobus, al pari di ogni settore di attività di Amt”.

Interpellata sulla conformità della procedura seguita, l’Anac, in sostanza, ha accolto in pieno le motivazioni formulate da Amt nella richiesta di parere, redatto dall'avvocato Giovanni Maccagnani, insieme al direttore dei lavori ing. Luciano Ortolani ed al Responsabile unico del Procedimento ing. Carlo Alberto Voi. Tra le principali motivazioni, Anac ha evidenziato come l’impossibilità di reperire sul mercato un veicolo provvisto del sistema di accostamento automatico, a causa del fallimento dell’unica azienda produttrice, permette alla società appaltante di adottare un veicolo alternativo, pur con caratteristiche tecniche analoghe. Inoltre, il ricorso ad un mezzo “full electric”, reso possibile dall’evoluzione della tecnologia di costruzione delle batterie, rappresenta una soluzione più evoluta e quindi migliorativa sotto il profilo ambientale, rispetto al mezzo bimodale. La soluzione della variante, da ultimo, oltre ad evitare il rischio della perdita della quota di finanziamento statale che deriverebbe da un’eventuale risoluzione del contratto, non comporta aumenti nei costi dell’appalto e rappresenta pertanto il percorso più corretto e opportuno.

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