Come riportato in una nota diffusa dal Comune di Verona, "si è svolta questa mattina a San Massimo la cerimonia di intitolazione dei giardini tra via Marche e via Lugagnano, a ricordo di Peter Benenson fondatore di Amnesty International. Presenti alla cerimonia l’assessore ai Servizi demografici Alberto Bozza, il presidente della 3ª Circoscrizione Massimo Paci, il presidente Amnesty International Italia Antonio Marchesi ed il rappresentante Amnesty International Verona Federico Simonazzi.

Peter Benenson, cominciò il suo impegno civile molto presto già nel periodo scolastico, all’età di 16 anni, quando si occupò della sorte di alcuni bambini ebrei tedeschi in fuga dalla Germania nazista e degli orfani della guerra civile spagnola. Conseguita la laurea in Storia a Oxford entrò nella British Army, dove lavorò nell’ufficio stampa del Ministero dell’Informazione. Dopo la fine della guerra lasciò l’esercito per studiare legge e svolgere il praticantato da avvocato.

Entrato a far parte del partito Laburista, divenne esponente di spicco della Società degli avvocati laburisti. Incaricato dai sindacati inglesi, all’inizio degli anni ’50 difese in Spagna alcuni sindacalisti sotto processo durante il regime di Francisco Franco, riuscendo a farli assolvere. Si occupò, tra l’altro, di mandare osservatori nell’Ungheria invasa dall’URSS nel 1956 e costituì, con altri avvocati, il gruppo Justice, che offriva l'assistenza legale a persone i cui diritti non erano garantiti. Nel 1961 fondò Amnesty International e divenne un paladino dei diritti civili famoso in tutto il mondo, scegliendo come simbolo della sua associazione una candela nel filo spinato".