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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Monteforte d'Alpone / Piazza Silvio Venturi

Alluvione nell'Est Veronese del 2010: cosa è stato fatto a 5 anni dal disastro ambientale

I primi giorni di novembre del 2010, un forte alluvione ha colpito l'Est Veronese, la Val d'Alpone e il vicentino. Dopo 5 anni, come è stata messa in sicurezza la zona?

Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre del 2010, forti e incessanti piogge hanno provocato un devastante alluvione nell'Est Veronese. La situazione più critica era stata registrata a Monteforte d'Alpone per il rischio esondazione dell'Alpone che dà il nome al territorio; il suo argine, infatti, si era rotto. L'inondazione aveva messo in ginocchio famiglie e agricoltori della zona e ancora oggi, le piogge più intense fanno paura.

Sul quotidiano L'Arena, sono riportati gli interventi di messa in sicurezza per ora operati nel territorio della Val D'Alpone e dell'Est Veronese. Umberto Anti, direttore del Bacino idrografico Adige-Po, sul giornale dichiara: "I 2 milioni complessivamente spesi lungo l’Alpone, nell’ampia tratta compresatra la zona a monte del ponte della Motta a San Bonifacio e l’area a valle della Porcilana, e il milione e 400 mila euro per il completamento del rivestimento delle sponde dell’Alpone tra il ponte della Motta e il ponte della ferrovia, dove l’alveo è stato abbassato di circa un metro, sono importantissimi. L’effetto della pulizia, se mantenuto nel tempo, garantisce un guadagno tra il 25 e il 30 per cento della capacità di deflusso".

Come si legge su L'Arena, nei pressi del ponte della Motta, con l'arretramento di circa 3 metri della spalla di sostegno del ponte mobile di nuova costruzione, si dovrebbe guadagnare un altro 10% di capacità di deflusso. Però, restano ancora dei punti critici, che il direttore dell'ex Genio civile individua nella "strettoia rappresentata dalla golena a valle della strada Porcilana, la platea e l’altezza dell’arco del ponte della ferrovia a monte della Motta e la ridotta «luce» del ponte sulla strada regionale 11".

Per completare tutti i lavori necessari, ovviamente ci vogliono i finanziamenti. In 5 anni, il Genio civile ha messo in cantiere opere per 20 milioni di euro grazie ai fondi regionali; inoltre, occorre calcolare altri 51 milioni per altri interventi, come la laminazione del Chiampo a Montebello, segnalata da L'Arena. Quelli citati sono comunque solo alcuni dei tanti interventi realizzati in questi 5 anni; l'elenco è lungo e non ancora chiuso.

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