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Cronaca

Alluvione,1400 famiglie sul lastrico

La Caritas ne conta 600 a Monteforte e 800 a Soave. Situazione rifiuti preoccupante

Il pensiero a Monteforte d’Alpone, Soave e Malcesine, sulle piogge previste per il weekend, è irremovibile. A muoversi continuamente sono le braccia di agricoltori, volontari e residenti, che stanno ripulendo a tappeto tutte le zone interessate dalla disastrosa alluvione provocata dall’esondazione dei fiumi Alpone e Tramigna di lunedì scorso. La situazione più preoccupante è a Monteforte anche se il livello dell’acqua si sta abbassando per opera delle idrovore, il cui numero è stato incrementato ieri. Secondo i dati della Caritas di Verona sarebbero 600 le famiglie sfollate, mentre altre 800 si sarebbero trasferite in alberghi o da parenti. A Soave l’emergenza è rientrata già ieri, in tarda serata, ma resta comunque attivo il monitoraggio dell’Alpone, soprattutto nella parte est del paese, tra via San Lorenzo e piazza Tramigna. Ad aumentare ora dopo ora sono, invece, gli ammassi di elettrodomestici, rifiuti, detriti e mobili nei due centri di raccolta disposti all’isola ecologica di via Ca’ del Bosco e nel parcheggio del cimitero comunale.
“Il problema dei rifiuti è quello più grosso- commenta il sindaco di Soave, Lino Gambaretto-. Entro sabato riusciremo a sgomberare tutte le strade. E lo sforzo che i miei concittadini stanno facendo in questo senso è incredibile. Non dormono da tre notti e si muovono continuamente per smaltire il materiale destinato al macero. L’aiuto più grande, oltre alle associazioni di assistenza e alle istituzioni, ci è pervenuto dalla Coldiretti e dagli agricoltori locali che con i trattori più grossi stanno ripulendo la città”. A ridosso del fiume Tramigna, intanto, sono in corso d’opera gli interventi di ricostruzione dell’argine con le paratoie di contenimento arrivate da Mestre. (il video è di Renato Zanardo)

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