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Cronaca Zevio / Via Ponte Perez

Zevio, l'allarme arsenico rimane alto: via al censimento pozzi privati

Il Comune ribadisce l'impegno nell'analizzare le acque del territorio assieme all'Ulss 21. Intanto il Genio civile dovrà mettersi all'opera e coprire con il monitoraggio 54 chilometri quadrati

Ancora attivo l'allarme arsenico a Zevio. Il Comune ha deciso di censire i pozzi privati di tutto il territorio per avvertire la cittadinanza sul rischio di avvelenamento delle acque. Il problema riguarda prevalentemente i bacini da cui pescano famiglie e aziende. Al vaglio degli uomini del Genio civile ci sarebbero quindi le analisi su 54 chilometri quadrati. la decisone è stata presa dal sindaco Diego Ruzza in Consiglio comunale, sollecitato da una mozione della lista civica "Unisciti al cambiamento". Attraverso una campagna informativa si avvertiranno tutti i cittadini che non si allacciano alla rete idrica. I tempi per arrivare ai dati sicuri, come segnala l'Arena, tuttavia, potrebbero dilatarsi a dismisura. Ruzza ha voluto precisare che la soluzione per la situazione dei pozzi non dipende dall'amministrazione comunale ma dal Genio. Tuttavia, in base alle competenze del primo cittadino in materia di salute pubblica, è necessario far analizzare le acque dai tecnici dell'Ulss 21.

LE ANALISI DELL'ULSS - Proprio l'azienda sanitaria di Legnago, , ha voluto precisare che "la scelta migliore per evitare l'esposizione a questo elemento tossico di origine naturale è allacciarsi al pubblico acquedotto e consumare l'acqua fornita da questo servizio. Infatti l'acqua fornita dal pubblico acquedotto non contiene arsenico ed è costantemente controllata sia con analisi a cura del gestore del servizio, sia con numerose verifiche esterne effettuate dall'Ulss 21". La nota continua: "Un'altra utile precauzione è accertarsi della disponibilità di acqua idonea al consumo umano prima di iniziare nuove costruzioni in zone che non possono essere raggiunte dall'acquedotto".  Le analisi condotte sui pozzi privati avevano già confermato la presenza di arsenico, distribuito a "macchia di leopardo" e a profondità diverse del territorio comunale. In circa il 90% dei campioni  la concentrazione presente non superava i 50 microgrammi per litro. Ma nel 2003 un decreto legislativo aveva abbassato il limite di idoneità al consumo umano delle acque da 50 a 10 microgrammi per litro.

IN ALLEGATO LA NOTA DELL'ULSS 21 SUL PROBLEMA ARSENICO

Circolare Ulss 21 a Zevio-2

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