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Accademico veronese trattenuto contro la sua volontà in Papua Nuova Guinea

Si chiama Albert Schram, è di nazionalità olandese, ma la mamma è veronese e lui risulta residente a Negrar. Su Facebook scrive: "Il mio passaporto è stato sequestrato illegalmente"

La cessazione delle molestie indebite e la restituzione del suo passaporto. È quello che chiede Albert Schram, ex vicerettore della seconda università più grande della Papua Nuova Guinea, trattenuto contro la sua volontà nel paese del Pacifico. Schram è stato arrestato agli inizi di maggio ed è accusato di aver prodotto delle false credenziali accademiche.

Di nazionalità olandese, Albert Schram è figlio di una veronese e risulta residente a Negrar, anche se da anni vive in Papua Nuova Guinea con la famiglia. Ciò che gli viene contestato è il dottorato di ricerca all'Università Europea di Fiesole.

Agenti hanno condotto indagini interminabili sulla base di una denuncia del 2012 riguardo al mio dottorato - si legge sulla pagina Facebook di Albert Schram - Tali questioni sono state ampiamente affrontate nell'indagine che ha concluso che la mia nomina era legittima. L'Università ha guardato tutte queste cose quando sono stato assunto. Sto collaborando pienamente con la polizia, in modo che il processo possa fare il suo corso, ma sembra che nessuno stia seguendo la legge. Il mio passaporto è stato sequestrato illegalmente e avrebbe dovuto essere restituito quando il console dei Paesi Bassi lo ha richiesto entro 24 ore. La denuncia e le accuse avrebbero dovuto essere conosciute entro 24 ore. Ho presentato tutti i documenti e ho risposto a tutte le domande. Purtroppo, sembra che nessuno obbedisca alla legge o segua le procedure. La polizia non ha prodotto uno straccio di prova. Non ho infranto nessuna legge.

Il dottorato di ricerca su cui ruota tutto il caso è disponibile sul sito dell'ateneo, ciò nonostante Schram rimane ostaggio nel paese dove ha vissuto e lavorato negli ultimi anni. Vorrebbe tornare in Italia per far visita a sua madre, ma questo non gli è concesso, e non è chiaro il motivo di questo accanimento. Il sospetto è che Albert Schram, durante le sue attività, si sia creato delle inimicizie e che questa sia una sorta di ritorsione nei suoi confronti.

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