rotate-mobile
Cronaca Albaredo d'Adige / Via Teiolo

Sospese ad Albaredo le ricerche dei corpi della madre e della figlia uccise

Dopo il ritrovamento di alcuni arti delle due, i sommozzatori dei Nuclei subacquei dell'Arma di Genova e loro i colleghi dei vigili del fuoco di Vicenza continua a cercare sul letto del fiume

Sono ripartite alle prime luci dell'alba del 22 febbraio le ricerche dei corpi di Mirela Balan e Larisa Elena, madre e sorellastra di Andrei Filip, il ragazzo romeno che le ha uccise sabato 13 febbraio nella loro abitazione di via Teiolo ad Albaredo d'Adige. Nel corso dell'ennesima lite, il ragazzo ha tagliato la gola alla 40enne e poi ha strozzato la piccola, testimone del primo omocidio, dopodiché ha fatti a pezzi i cadaveri e li ha gettati nell'Adige, non prima di averli chiusi in tre sacchi di plastica chiusi. 
Le ricerche, coordinate dal capitano dei carabinieri della Compagnia di Legnago Lucio De Angelis, hanno permesso finora di trovare degli arti delle due ma i sommozzatori dei Nuclei subacquei dell'Arma di Genova e loro i colleghi dei vigili del fuoco di Vicenza continuano a scandagliare il letto del fiume, mentre i militari del Norm battono gli argini. 
Alla fine della giornata le forze dell'ordine sono state costrette a sospendere le ricerche senza ottenere i risultati sperati.
Andrei intanto si trova in carcere in attesa dell'interrogatorio del 22 febbraio. 

IMG-20160222-WA0002-3IMG-20160222-WA0000-3IMG-20160222-WA0003-3IMG-20160222-WA0004-3

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sospese ad Albaredo le ricerche dei corpi della madre e della figlia uccise

VeronaSera è in caricamento