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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Castelnuovo del Garda / Via Forte Ronchi

Ventenne pestato a sangue dal branco con cinghiate, pugni e calci

Arrivano le prime due condanne per i giovani che l'8 luglio dell'anno scorso avevano aggredito un coetaneo al Lido Ronchi di Castelnuovo. Lo avrebbero aggredito in dieci. Il giudice: "Gesto ripugnante e senza pietà"

Scaraventato a terra e pestato a sangue con calci, pugni e cinghiate. Una furia inarrestabile di violenza, perpetrata da una decina di ragazzi su un solo ventenne a Castelnuovo del Garda. Una banda di coetanei l'aveva preso di mira, probabilmente per "conti in sospeso" e liti pregresse. Quando l'hanno trovato solo non se lo sono lasciati scappare. Due di loro, Davide Boldo e Iacopo Gregorio Magagna, sono finiti alla sbarra e sono stati condannati a due anni e dieci mesi di reclusione tramite rito abbreviato (che prevede lo sconto di un terzo della pena) e al risarcimento danni di 10mila euro. Toccherà ai loro presunti "complici" poi difendersi dalle stesse accuse, durante un secondo processo a luglio. Il caso aveva fatto scalpore, non appena era giunta notizia, nel paese gardesano, data la violenza dell'aggressione.

Tutto è avvenuto un anno fa, più precisamente l'8 luglio, al lido Ronchi. Con un pretesto, un membro del gruppo era riuscito a provocare una reazione nella vittima. Prima le parole e poi gli spintoni. A quel punto si sarebbero scagliati gli altri presunti aggressori. Una specie di "spedizione punitiva": tutti contro uno, scaraventandolo a terra e riempiendolo di calci e pugni. Poi sarebbero arrivate anche le cinghiate, sul viso, sul corpo, ovunque. "Senza pietà", come ha ammesso il giudice per le udienze preliminari, Rita Caccamo. Fu un vigilante a dare l'allarme. Il ragazzo ferito era stato poi trasferito al Pronto soccorso con diagnosi che andavano dalla frattura del naso a contusioni multiple e lacerazioni alla testa. Come riportano i quotidiani locali, tuttavia, il movente esatto rimane un mistero. Per il Tribunale la loro azione sarebbe stata mossa da una "ripugnante logica del branco che finisce per annullare ogni inibizione". In base agli accertamenti è emerso inoltre che i due giovani condannati hanno precedenti per rissa e lesioni. Gli avvocati difensori hanno già annunciato che ricorreranno in appello. Fra pochi giorni comincerà il processo ad altri due presunti aggressori.

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