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Aumento delle tariffe dell'acqua ad Affi e Torri del Benaco, si va in giudizio

La Società Ireti SpA, già Acque Potabili, ha fatto ricorso contro la delibera che nega l'aumento di tariffe. Ora i due comuni provano ad uscire dal contratto che li lega a Ireti per affidarsi ad Azienda Gardesana Servizi

Il 13 marzo scorso la Società Ireti SpA, già Acque Potabili, ha chiamato in causa il Consiglio di Bacino Veronese per annullare la delibera che negava l'aumento delle tariffe ad Affi e Torri del Benaco. Ireti ha calcolato le nuove tariffe con un aumento del 5,50% annuo nel triennio 2016-2019. L'aumento complessivo, nei quattro anni, sarebbe del 22% del costo dell'acqua in bolletta. I sindaci veronesi, riuniti in assemblea, avevano ritenuto di non approvare la richiesta di aumento delle tariffe.

"Siamo totalmente in disaccordo - afferma Stefano Nicotra, sindaco di Torri del Benaco - Non sarebbe un aumento alla pari con le tariffe di Ags che gestisce gli altri Comuni dell’area Garda-Baldo. Ci stiamo muovendo per via legale e ringrazio il Consiglio di Bacino per l'impegno e il sostegno che ci sta dando. La nostra speranza è trovare una soluzione definitiva, che ci permetta di uscire dal contratto con Ireti prima del 2021 e poter quindi riprenderci sia la fognatura che l'acquedotto. Ciò che più mi preoccupa è che un aumento così, per la nostra comunità, non avrebbe eguali nel tempo e nella storia. Inoltre abbiamo difficoltà tecniche e amministrative nel gestire interventi di Ireti sul territorio, che ci creano diversi problemi: come sul Lungolago Vittorio Veneto, dove a causa dei lavori per una perdita d’acqua dovremo rifare il manto stradale. Ci costerà 19 mila euro".

"La nostra volontà è che i nostri cittadini possano essere considerati in maniera uguale a tutti coloro che abitano in provincia di Verona - aggiunge il sindaco di Affi Roberto Bonometti - Questo diritto è da difendere con ogni mezzo".

"Come Consiglio di Bacino ci aspettavamo questo ricorso quale comprensibile reazione di un'azienda privata che cerca di difendere i propri profitti - conclude Mauro Martelli, presidente del Consiglio di Bacino - Ma, al di là dell'obbligo morale di difendere le posizioni di due Comuni membri della nostra assemblea, abbiamo svolto un'istruttoria rigorosa sul merito dei documenti presentati da Ireti, su quella abbiamo ampiamente motivato il parere negativo ratificato all'unanimità dall'assemblea dei sindaci. Ragionando però al netto della difesa di ufficio delle singole posizioni i lavori del tavolo tecnico tra il Consiglio di Bacino Veronese e Ireti continueranno senza pregiudizi per la ricerca di un accordo sulla risoluzione anticipata del contratto di servizio per condurre i Comuni di Affi e Torri del Benaco nell'ambito della tutela tariffaria regolata dalla assemblea dei sindaci del Consiglio di Bacino e affidare la gestione del sistema idrico integrato alla Azienda Gardesana Servizi in qualità di gestore dell'area del Lago di Garda".

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