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Cronaca Villafranca di Verona / Via Quadrato

Nuove norme Ue sugli aeroporti: il "Catullo" sorvegliato speciale

Regole più strette su nuove rotte e sovvenzioni. L'inchiesta della Commissione di Bruxelles sullo scalo veronese è ancora aperta: si indaga su alcuni aiuti di Stato concessi per il funzionamento

L'aeroporto di Verona è ancora nel mirino di Bruxelles. Secondo la Commssione Ue, il "Catullo" di Villafranca avrebbe beneficiato di aiuti al funzionamento "illegali" e sarebbe uno degli scali che dovrebbe meglio recepire le nuove norme. Una "stretta" per il futuro, quella prevista, che eviti il moltiplicarsi di aeroporti "doppione" o sottoutilizzati, e un approccio "più realisticò a quella che é la situazione attuale". Questo il senso delle nuove regole sugli aiuti di Stato per gli aeroporti che la Commissione Ue intende adottare a inizio 2014, e su cui ha lanciato una consultazione pubblica. Le nuove norme, che sostituiranno quelle in vigore dal 2005, tengono conto della profonda trasformazione subita dal settore aereo negli ultimi dieci anni, che ha visto il moltiplicarsi degli aeroporti regionali, il congestionamento dei grandi centri e l'affermarsi delle compagnie low cost. In particolare verranno autorizzati per un periodo transitorio di 10 anni gli aiuti al funzionamento degli aeroporti, che dovranno però progressivamente diminuire.

Bruxelles aveva aperto già l'anno scorso un'indagine approfondita per esaminare se il regime italiano di sostegno finanziario a favore di alcuni gestori e ai vettori operanti nello scalo fosse in linea con le norme europee sugli aiuti di Stato. In particolare la Commissione faceva seguito alla richiesta di informazioni alle autorità italiane in merito al presunto contributo-premio di sette milioni di euro che il Catullo di Verona avrebbe concesso alla compagnia low-cost "Ryanair" per far crescere lo scalo veneto. Già l'eurodeputato leghista Lorenzo Fontana aveva denunciato la presunta irregolarità del contratto sottoscritto fra Ryanair e l'aeroporto veronese. Contratto "troppo generoso" anche secondo la compagnia Meridiana-Air Italy, che aveva segnalato la vicenda a Bruxelles.

REGOLE AL PASSO COI TEMPI - "Dobbiamo tener conto della realtà dove questo tipo di aiuto esiste, ma senza gettare dalla finestra i nostri principi - ha spiegato il commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia -, forse le attuali linee guida erano troppo ambiziose". Saranno inoltre autorizzati anche gli aiuti per il lancio di nuove rotte, ma fino a 24 mesi e previa presentazione di uno studio economico che ne dimostri il ritorno economico dopo i 2 anni. Infine, l'ok a finanziamenti pubblici per la costruzione di nuovi aeroporti potrà arrivare solo se sarà dimostrata la necessità della nuova infrastruttura, sia in termini di traffico e domanda esistente, sia in relazione alla mancanza di altri collegamenti. In ogni caso verranno fissati dei tetti massimi di aiuti consentiti, calibrati sulle dimensioni dell'aeroporto (più alti per quelli sotto i 3 milioni di passeggeri annui, meno per quelli tra i 3 e i 5, vietati per quelli sopra i 5). Le nuove linee guida saranno utilizzate retroattivamente per quelle procedure d'infrazione già aperte che riguardano gli aiuti al funzionamento, mentre resteranno in vigore le attuali per i casi che riguardano gli aiuti alle nuove rotte e alla costruzione dei nuovi aeroporti.

Sono attualmente 61 i casi di aiuti illegali al vaglio di Bruxelles, tra cui gli aeroporti di Verona, appunto, Reggio Calabria, Trapani e gli scali sardi. Critiche da parte dell'Assemblea delle regioni europee (Aer) e Aci Europe, che hanno denunciato le "dure conseguenze" per lo sviluppo regionale, mentre per Transport&Environment sono regole che "non vanno abbastanza lontano" nel mettere un freno a "aeroporti regionali non redditizi e compagnie low cost"

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