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Cronaca Villa Bartolomea / Via Giacomo Matteotti

Scappa di casa per raggiungere la fidanzata al Sud: adolescente ritrovato

Un litigio scoppiato tra i genitori e il giovane nella mattina di domenica, ha spinto quest'ultimo a cercare di raggiungere la ragazza conosciuta in Meridione nel corso delle ferie estive e mai dimenticata

Per sei lunghe ore i genitori di un adolescente di Villa Bartolomea sono rimasti in ansia, non sapendo dove fosse finito il proprio figlio, che intorno alle 9.30 era uscito di casa sbattendo la porta dopo una discussione. Il ragazzo non riusciva a dimenticare la fidanzatina conosciuta in meridione nel corso delle ferie estive, ma non ha fatto in tempo a salire sul treno per raggiungerla che i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo. 
Il giovane, come racconta il giornale L'Arena, è uno studente modello di un istituto superiore della provincia di Rovigo che da poco ha compiuto 16 anni. Nato in una famiglia trapiantata nel comune della Bassa, domenica mattina è uscito di casa dopo una delle tipiche liti tra genitori e adolescenti, senza portare con sé i documenti e il telefono cellulare: un litigio amplificato dal fatto che il giovane chiedeva insistentemente di poter tornare nel Sud Italia per far visita alla ragazza. Il permesso negato da mamma e papà e la voglia di vedere la sua innamorata l'hanno spinto quindi a salire sulla sua bicicletta e a partire. Dopo circa un'ora, non vedendolo più rientrare, il padre ha iniziato a preoccuparsi e alle 10.30 è uscito a sua volta, riuscendo a trovare quasi subito una pattuglia dei carabinieri di Castagnaro in servizio nella zona. Il genitore allora non ha perso tempo e ha raccontato loro la vicenda, facendo scattare l'allarme. Le ricerche, coordinate dal capitano Lucio De Angelis, hanno visto anche la partecipazione della Polizia Ferroviaria: inizialmente infatti si pensava che il ragazzo avesse già preso un treno per raggiungere il Meridione, ma di lui non c'era traccia sui convogli partiti dal Verona, Legnago e Rovigo. Man mano che il tempo passa, la preoccupazione dei genitori aumenta sempre più, fino a quando il padre non riceve una chiamata intorno alle 13, mentre si trova in caserma. Si trattava proprio del figlio, che aveva trovato un passante disposto a prestargli il cellulare: il ragazzo diceva di essere sull'argine dell'Adige e di non voler rientrare a casa. Le sue intenzioni infatti erano quelle di raggiungere i parenti al Sud e dopo aver comunicate ha riattaccato il telefono, senza dare una posizione precisa. 
A rintracciarlo allora ci hanno pensato i carabinieri, che prima hanno rintracciato l'utente della chiamata, riuscendo poi a risalire alla posizione del 16enne, che si trovava sulla pista ciclabile del fiume, nelle vicinanze di Roverchiara. 
Gli uomini dell'Arma allora, sempre come riporta il quotidiano L'Arena, decidono di intervenire, bloccando entrambe le direzioni della strada e rintracciandolo con l'ausilio dei colleghi del Norm di Minerbe. 
Alle 15.30 l'adolescente innamorato è stato riportato quindi ai genitori, che hanno potuto tirare un grosso sospiro di sollievo. 

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