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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

"A molestare pu essere chiunque"

Lattanzi, coordinatore dell'Osservatorio sullo stalking: "Si tratta di un fenomeno trasversale"

Telefonate, sms, email a qualunque ora. Poi, il cambio di registro con appostamenti e pedinamenti. Infine, la persecuzione può sfociare anche in violenza fisica. Questo è lo stalking, la persecuzione e violenza psicologica tramite molestie, minacce e forme di controllo. Un fenomeno ampio che coinvolge, o ha coinvolto, il 20% della popolazione italiana senza distinzione d'età, redditto, istruzione e, come nel caso delle due donne veronesi, sesso.

Sono i dati di una ricerca dell' Osservatorio nazionale sullo stalking da cui risulta la preoccupante dimensione del fenomeno. Un italiano su cinque ne è o ne è stata vittima. Per l'80%, le vittime sono donne, anche se sono in crescita le richieste d'aiuto da parte degli uomini. La vittima nell'80% dei casi conosce l'autore della persecuzione che dura mediamente un anno e mezzo: lo stalker è il partner o ex (50%), un condomine (25%) o un familiare (5%). Si tratta di persecuzioni che portano il 70% delle volte a disturbi nella vittima (ansia, perdita del sonno, fino al tentativo si suicidio). Solo il 17% delle vittime però ha sporto denuncia.

"Non esiste un profilo dello stalker - ha spiegato Massimo Lattanzi, fondatore e coordinatore dell'Osservatorio nato nel 2002 -. Può essere chiunque, dai 17 ai 70 anni, senza alcuna distinzione. E' un fenomeno trasversale che riguarda l'operaio, l'impiegato o il libero professionista. La cosa che li accomuna è l'essere dei grandi manipolatori".

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