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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Vicolo Porta Vescovo

"Riqualificare l'area", "più accoglienza", per evitare le morti come quella di Kofi

Da Orietta Salemi e Stefano Vallani del PD e da Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune, sono arrivare proposte per scongiurare altre tragedie come quella del senzatetto 39enne

La triste scomparsa di Kofi Boateng, il senzatetto 39enne trovato morto ai giardinetti di Porta Vescovo, a Verona, ha richiamato ancora una volta l'attenzione sulle fasce più deboli della società, per le quali non sempre bastano gli sforzi dell'amministrazione comunale e delle associazioni, come la Ronda della Carità. 
Per la consigliera regionale del PD Orietta Salemi e il consigliere comunale Stefano Vallani, la soluzione per questo caso specifico è da ricercare nella riqualificazione della zona di Porta Vescovo, dove la panchina in cui il clochard è stato rinvenuto senza vita a causa del freddo, è stata anche bruciata da qualche malintenzionato

Se avessimo lo stile della Lega e di Salvini saremmo qui a speculare sulla morte di un povero senzatetto, invece vogliamo prima di tutto sgomberare il campo da possibili fraintendimenti: i servizi sociali a Verona ci sono e operano in maniera ineccepibile. Quello che non funziona è un'area da troppo tempo abbandonata a se stessa e dimenticata dall'amministrazione comunale: lo dimostra non tanto il suo essere rifugio per disperati, quanto il fatto che sia possibile che venga data alle fiamme la panchina su cui poche ora prima aveva trovato la morte un uomo.
Da tempo chiediamo che si faccia qualcosa per quest'area, a cominciare da interventi quasi a costo zero, come illuminazione e servizi - sottolineano Salemi e Vallani -. La situazione di degrado che si è creata è davanti agli occhi di tutti e non si vedono segnali di svolta. La riqualificazione della stazione e dei dintorni di Porta Vescovo deve diventare una priorità per rispondere alle richieste dei cittadini, dei commercianti e dei pendolari che ogni giorno frequentano quello che dovrebbe e potrebbe essere un punto strategico per la città, anche in funzione turistica. Invece l'amministrazione comunale sembra non vedere le condizioni in cui versa l'area e la Regione sta dimostrando di non avere nessun piano per il destino della seconda stazione della nostra città. Proprio da qui, dalla riqualificazione della stazione, passa invece il futuro di Porta Vescovo perché una stazione vissuta è il motore per dare nuova vita anche a tutta l'area circostante.
Per questo - concludono Salemi e Vallani - ribadiamo l'urgenza che Porta Vescovo diventi priorità nell'agenda politica di Comune e Regione.

Per Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune, invece vanno potenziate le politiche d'accoglienza verso i senzatetto.

L’ennesimo decesso di un senza tetto dimostra che le politiche comunali per l’accoglienza e la reintegrazione della marginalità non sono ancora all’altezza della situazione. Occorre fare di più per permettere la sopravvivenza delle persone, e dare maggiore sostegno alle realtà del volontariato sociale che sono di fatto i terminali della città sul territorio.
Le misure da adottare sono note: in corrispondenza delle ondate di grande freddo, come l’attuale, che proseguirà nei prossimi giorni, occorre mettere a disposizione strutture informali di riparo come androni e cortili di strutture pubbliche, tende da campo o qualsiasi sistema a favore di quanti non vogliono, o non possono, fruire dei rifugi ufficiali.
Bisogna superare la norma vessatoria che impone di accordare ospitalità nei dormitori comunali solo a chi sia in possesso di documenti. Cancellare ordinanze insensate come quelle che danno la facoltà alle forze di polizia locale di sequestrare coperte e giacigli di fortuna. Attrezzarsi per ospitare anche le coppie, senza doverle necessariamente dividere, e persone con animali. Occorre infine ampliare l’orario di apertura e chiusura dei dormitori.
Prima venga l’umanità e poi la politica e la propaganda politica. DI fronte a queste morti suonano sinistre le azioni di sgombero di cui la politica si vanta per tutto il tempo dell’anno. In estate si sgombera senza dare alternative e in inverno si piangono lacrime di coccodrillo perché chi è rimasto in mezzo alla strada muore di stenti...

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