Con uno stratagemma avevano messo a segno una serie di furti, ma le segnalazioni delle vittime hanno permesso alla polizia di stato del settore operativo di Verona Porta Nuova di individuarli e fermarli. 

Era il pomeriggio del 2 aprile, quando una coppia italiana proveniente da Venezia ha denunciato di aver subito un furto sul treno poco prima dello scalo ferroviario veronese, da parte di una coppia di cittadini apparentemente nordafricani che, approfittando della distrazione e confusione creata ad arte con una serie di domande, si erano impossessati del loro bagaglio. 
Poco dopo inoltre, è arrivata alla centrale operativa la telefonata di un'altra coppia italiana, questa volta diretta a Venezia, che a sua volta lamentava di essere rimasta vittima di un episodio analogo a bordo di un treno all’altezza della stazione di Porta Vescovo.
Intervenendo subito e sfruttando le sommarie descrizioni fornite, gli agenti della Polfer sono riusciti ad individuare i ladruncoli, che poi sono stati riconosciuti dalle loro vittime. 

Uno dei due è stato trovato in possesso di un coltello di 19 centimetri e un telefono cellulare, risultato poi il frutto di un terzo episodio di furto messo a segno nello stesso giorno ai danni di un’altra viaggiatrice, questa volta diretta a Milano e sempre dalla stazione di Porta Nuova. Anche il bagaglio della prima coppia derubata è stato rinvenuto e restituito ai legittimi proprietari.

J.I. e M.K., cittadini marocchini di 23 anni, pluripregiudicati per furto e ricettazione sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria ed uno di questi, clandestino, dell'ufficio immigrazione.