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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Arrivavano dalla Spagna: 22 chili di hashish sequestrati dalla Finanza

La droga recuperata dalle Fiamme Gialle vicentine era destinata anche al mercato veronese e padovano. Tre persone di origine nordafricana sono state arrestate in flagranza di reato ed una quarto è finito in manette il giorno dopo

L'operazione "Slash", condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Vicenza nell'ambito della lotta al traffico di sostanze stupefacenti, si è conclusa nel pomeriggio del 25 gennaio con l'arresto in flagranza di reato di tre soggetti nordafricani, che trasportavano un carico di 22 chilogrammi di hashish destinato ad alimentare il mercato della droga tra le province di Vicenza, Verona e Padova.

In particolare, tramite una serie di attività investigative, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vicenza, il dottor Hans Roderick Blattner, e supportate da intercettazioni risultate poi fondamentali, i finanzieri della Sezione Mobile di Vicenza avevano carpito notizie circostanziate di un imminente rifornimento di "fumo" per gli spacciatori della piazza locale direttamente dal Marocco, tramite corrieri domiciliati in Spagna.

Pertanto, ricostruendo le modalità, il luogo e l’orario dello scambio, il Comando Provinciale ha attuato il Dispositivo Permanente di Contrasto ai Traffici Illeciti, che ha consentito di intercettare in una stradina di campagna di Lonigo, due due autovetture con targhe straniere che trasportavano un importante quantitativo di stupefacente proveniente proprio dalla Spagna.
A bordo della prima macchina c'erano S.J., di 33 anni, e E.H., di 37 anni, entrambi marocchini e residenti rispettivamente a Malaga e Cadice, in Spagna, i quali avevano il compito di fare da apripista per una seconda automobile, con targa francese, condotta da L.A., cittadino algerino 40enne residente a Marsiglia, che si è recato sul posto con l'intera famiglia, composta dalla moglie e da due figli minori. 

Dopo aver fermato i veicoli, i militari, grazie anche all’intervento delle unità cinofile disponibili, hanno rinvenuto 21 sacche di plastica trasparente, chiuse ermeticamente sottovuoto e contenenti ovuli di hashish, per un peso complessivo di oltre 22 chilogrammi.
Le buste erano state nascoste dietro i pannelli laterali dei sedili posteriori della vettura su cui viaggiava la famiglia algerina, utilizzata ad arte proprio per evitare di destare sospetti in caso di controlli delle Forze di Polizia.

Il confezionamento del "fumo" in formato di ovuli, oltre a facilitarne il trasporto e l’eventuale frazionamento, è indice di una maggiore qualità dello stupefacente, rispetto a quello trafficato in “panette”. Al dettaglio, infatti, la partita di droga avrebbe potuto fruttare oltre 200 mila euro. Al termine delle operazione di perquisizione, i cittadini marocchini insieme all’algerino sono stati portati nella Casa Circondariale San Pio X, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria vicentina.

Il giorno successivo, ovvero il 26 gennaio, i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza sono riusciti a catturare anche il destinatario del carico di droga sequestrato: infatti, quando sono state fermate le due autovetture estere, accortosi dell’intervento delle Forze dell’Ordine, il marocchino E.K., di anni 31, residente a Lonigo, era riuscito a scappare a bordo della propria auto, sfuggendo così all’arresto in flagranza di reato. Sulla base delle prove raccolte dalla Guardia di Finanza, il Pubblico Ministero ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti dello spacciatore nordafricano, che è stato rintracciato a bordo di una macchina nei pressi di Arzignano e catturato dai militari, per poi essere a sua volta rinchiuso nel carcere di Vicenza. 

Il soggetto marocchino di Lonigo, ormai da tempo monitorato dalle Fiamme Gialle vicentine, aveva creato una propria rete di spaccio nella provincia berica, fino ad approvvigionare anche diversi pusher dell’Alto vicentino, dove distribuiva lo stupefacente a spacciatori minori incaricati della vendita “al dettaglio”.

Le attività svolte nei giorni scorsi rappresentano solo l’epilogo di una lunga e articolata indagine, che pochi mesi fa aveva portato all’esecuzione di misure cautelari personali, in carcere e ai domiciliari, nei confronti di altre sette persone, tre tunisini, due algerini, un marocchino e un italiano, responsabili dello spaccio di cocaina, eroina ed hashish principalmente nel capoluogo berico.

L’operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Vicenza in questi giorni ha reciso in toto un importante canale di rifornimento per gli spacciatori che alimentavano il mercato della droga anche a livello regionale.

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