Oltre 17mila tacchini abbattuti nel Veronese per un nuovo focolaio di aviaria
Il virus è stato trovato in un allevamento del comune di Albaredo d'Adige e sono quindi state avviate le operazioni di polizia veterinaria per la disinfezione dell'are, utili a circoscrivere il problema
Un nuovo caso di influenza aviaria ha fatto scattare l'allerta nella provincia di Verona. Il focolaio è stato scoperto martedì ad Albaredo d'Adige, in un allevamento di via Carotta, nella frazione di Presina, dove sono presenti 17.724 tacchini maschi da carne.
A scoprirlo sono stati i veterinari del Servizio sanità animale, dopo che era stato notato uno strano aumento dei decessi dei volatili: da lì sono partite le analisi, le quali hanno confermato che si trattava del virus H5 ad alta patogenicità.
Il Comune allora è corso subito ai ripari con un'ordinanza firmata dal vicesindaco Oliva Trentin che prevede "il sequestro dell’allevamento e l’abbattimento di n. 17.724 tacchini maschi da carne presenti, la distruzione delle carcasse dei volatili morti ed abbattuti, la distruzione di tutti i materiali e rifiuti potenzialmente contaminati, la successiva pulizia e disinfezione dell’allevamento e di ciò che potrebbe essere contaminato".
Le operazioni di polizia veterinaria hanno lo scopo di evitare che la patologia si diffonda nelle zone limitrofe e pertanto hanno già preso il via. Inoltre, come ha spiegato Fabio Cestaro, direttore dell'Ulss 9 Scaligera, verranno effettuate nuove analisi nei numerosi e vicini allevamenti, per scongiurare l'ipotesi che il virus abbia infettato altri animali, e presi altri provvedimenti per circoscriverlo, come: il divieto di accasamento dei tacchini nel raggio di dieci chilometri, il divieto di ripopolamento dell’azienda entro 30 giorni dalla fine delle operazioni e la disinfezione "delle zone circostanti, nonché dei veicoli utilizzati e di tutto il materiale potenzialmente contaminato".
