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Cronaca Centro storico / Vicolo San Domenico

A 106 anni trascina davanti al giudice la Banca d'Italia per 72mila euro

Alfonso, originario del cosentino ma residente a Verona, ha trovato tra i vecchi mobili un Bot da 2000 lire del 1948 ed ha affidato ad Agitalia il compito di recuperare la somma dovuta

Si chiama Alfonso R., vedovo nato nel 1910 e originario di Cosenza, ma da anni a Verona con la figlia più giovane, l'uomo che ha trascinato davanti al giudice la Banca d'Italia alla veneranda età di 106 anni. 
A spiegare la vicenda è Agitalia, l'associazione alla quale il pensionato si è rivolto per ottenere ciò che gli spetterebbe di diritto. Tempo fa Alfonso e figlia, nel sistemare il mobilio di famiglia, hanno trovato un Bot di 2000 lire risalente al 1948, appartenuto probabilmente alla famiglia dell'anziano. Il titolo al portatore è stato fatto stimare da un consulente contabile di Agitalia che, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, ne ha stabilito un valore attuale di 72.350,00 euro. L'anziano quindi ha conferito mandato all'ufficio legale dell'associazione per recuperare la somma pressi la Banca d'Italia, obbligata ad “onorare” tutti i debiti esistenti dei vari Istituti bancari, anche se estinti, fusi od assorbiti prima dell’avvento della Repubblica Italiana.
Al Giudice di Pace di Verona è stato presentato quindi un decreto ingiuntivo per la riscossione della somma. 

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