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In una notte mettono a segno una serie di furti e vengono arrestati dai carabinieri

I due 18enni sono stati sorpresi in una struttura ricettiva di Peschiera, ma in precedenza avrebbero messo a segno colpi in un esercizio commerciale e sulle auto in sosta, oltre a rubare le biciclette con cui si spostavano in quelle ore

I controlli intensificati dei carabinieri della compagnia di Peschiera sul litorale gardesano, utili al contrasto dei reati ma anche a sorvegliare la situazione della circolazione stradale, nel corso del fine settimana hanno portato all'arresto di due persone.

Nella notte tra sabato e domenica i militari dell'aliquota radiomobile di Peschiera stavano svolgendo un servizio perlustrativo, quando hanno hanno fermato due 18enne di nazionalità marocchina in flagranza di reato. Gli operatori li avrebbero sorpresi mentre rubavano il denaro da un registratore di cassa di una struttura ricettiva del centro arilicense. Nonostante il loro tentatio di opporre resistenza, i due giovani sono stati comunque bloccati e condotti in caserma per gli accertamenti di rito. 
I successivi approfondimenti investigativi, che hanno visto le forze dell'ordine analizzare i vari filmati delle telecamere di videosorveglianza e acquisire le denunce dalle vittime, avrebbero permesso di appurare che i due giovani nel corso della notte si sarebbero resi responsabili di altri reati contro il patrimonio. 
In precedenza infatto si sarebbero appropriati dei soldi presenti nella cassa di un altro esercizio commerciale e avrebbero messo a segno due distinti furti su altrettante auto, dalle quali avrebbero prelevato capi di abbigliamento e portafogli contenenti denaro contante. Infine i carabinieri avrebbero accertato che i fermati sarebbero responsabili anche del furto di due biciclette, utilizzate per spostarsi durante la notte, oltre ad aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità personale. 

I due giovani sono dunque stati tratti in arresto con le accuse di furto aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e false dichiarazioni sulla propria identità. Concluse le formalità di rito, sono stati condotti nel carcere di Montorio in attesa dell'udienza di convalida. 

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