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Ztl a Verona, fine delle concessioni ai clienti degli affittacamere

Mentre chi soggiorna in hotel o in bed & breakfast potrà continuare a circolare liberamente nella zona a traffico limitato della città. Contenta Confcommercio, critico il consigliere Tommaso Ferrari

Ieri, 28 gennaio, la giunta del Comune di Verona ha in parte modificato le regole di accesso alla Zona a traffico limitato della città. La modifica riguarda gli operatori del settore turistico. In sostanza, finora, i clienti delle strutture ricettive interne alla Ztl potevano entrare ed uscire liberamente per tutto il loro soggiorno. Con la modifica approvata ieri, i clienti degli affittacamere non potranno più usufruire di questa concessione. Non cambia nulla, invece, per i clienti di hotel e bed & breakfast.

Una decisione criticata dal consigliere comunale di Verona Civica-Traguardi Tommaso Ferrari.

L'amministrazione non giochi col traffico per dividere fra buoni e cattivi - scrive Ferrari - Per noi, la priorità è una sola, ridurre complessivamente il numero di auto che circolano in Ztl. La decisione di limitare i permessi ai soli ospiti di alberghi e b&b di fatto punisce moltissimi operatori che opera in regola con affittacamere o locazione turistica: non ha senso, così si crea solo una discriminazione sbagliata. Se il Comune vuole davvero meno traffico in centro, limiti i permessi verificando chi davvero ne ha diritto, rimoduli le fasce orarie, ragioni su "corridoi" che consentano a chi entra di raggiungere la propria destinazione senza intasare le vie storiche della città, migliori il trasporto pubblico. E, soprattutto, dia un serio gire di vite al parcheggio selvaggio in piazza Erbe e in altre zone divenute un far west. Lo ripetiamo da anni: una città storica con meno macchine è migliore per tutti, residenti, cittadini e soprattutto turisti. Senza queste premesse, tuttavia, qualsiasi limitazione sembrerà solo l'ennesimo, arbitrario favore a una categoria.

Contenta, invece, la Confcommercio. «Salutiamo con favore la nuova regolamentazione», ha sottolineato il presidente di Confcommercio Verona Paolo Arena. «È positivo, anche per una riduzione del traffico veicolare nel cuore della città - aggiunge Arena - che solo le strutture ricettive classificate possano comunicare al sistema di controllo le targhe delle vetture dei clienti alloggiati».
«È un provvedimento che aspettavamo da tempo per uniformare il regolamento della nostra città a quello degli altri comuni italiani - ha aggiunto Giulio Cavara, presidente dell'Associazione Albergatori di Confcommercio Verona - Sottolineiamo l'importanza delle deroghe per il settore ricettivo tradizionale, il quale si impegna a farne un uso attento e parsimonioso».

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