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Accademia della Crusca ed "esci il cane", Zaia: «Si abiliti anche "mona"»

Il presidente del Veneto scherza a Striscia la Notizia sulla parziale via libera dato dalla Crusca all'uso transitivo di alcuni verbi di moto, diffuso al Sud

Anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è intervenuto sulla notizia che ha fatto impazzire soprattutto i social network in questi ultimi giorni, ovvero la parziale abilitazione data dall'Accademia della Crusca all'uso transitivo di alcuni verbi di moto. Espressioni come «uscire un cane», nel senso di portare fuori il cane, oppure come «sedere un bambino», nel senso di mettere a sedere un bambino, che grammaticamente sono sbagliate, sono molto diffuse in Sud Italia e nella lingua parlata si stanno affermando sempre di più. L'Accademia della Crusca ha preso atto della situazione e ha in sostanza chiuso un occhio. In alcuni contesti, come quelli familiari o popolari, espressioni come «uscire il cane» si possono ritenere accettabili, ma rimangono un errore ad esempio nella lingua italiana scritta e in contesti ufficiali.

Alla richiesta di un commento da parte di un inviato del programma di Canale 5 Striscia la Notizia, Zaia ha definito questa decisione della Crusca «una cazzata pazzesca - come riportato da Ansa - se continua così chiederemo l'abilitazione della parola "mona"».

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