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Medici, infermieri e coronavirus, Zaia: «Meno del 2% è stato infettato»

Il presidente della Regione ha fornito i dati sui contagi nelle categorie più esposte, ovvero coloro che ogni giorno sono a contatto con i malati

È sempre dedicata alla lettura di numeri e percentuali la prima parte dell'aggiornamento quotidiano tenuto dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia sull'emergenza coronavirus. Ma oggi, 10 aprile, dopo aver fornito i dati sulla diffusione del virus in regione e sulla quantità dei pazienti Covid-19 negli ospedali veneti, Zaia ha letto anche alcuni dati inediti, ovvero l'impatto del coronavirus sugli operatori della sanità e sui medici di famiglia. Viene da tutti riconosciuto il fatto che medici, infermieri e tutti gli altri lavoratori negli ospedali si trovano ogni giorno in prima linea nella cura dei pazienti Covid-19. «Abbiamo realizzato delle tabelle che sono una foto di questa mattina - ha dichiarato Zaia - Su 9.787 medici, 6.400 hanno fatto il test a tampone e tra di loro i positivi al coronavirus sono 127, quindi l'1,3%. Ed è una percentuale che più o meno si ritrova in tutte le categorie. Tra i medici di medicina generale, i positivi sono l'1,4%, mentre tra gli infermieri i positivi sono l'1,69%». Si tratta di dati ancora parziali, perché non tutti gli operatori della sanità hanno ancora fatto il test a tampone. Probabilmente solo dopo Pasquetta si conoscerà il dato definitivo. Ma con queste tabelle, Zaia ha chiesto a tutti di non concentrarsi sulle cifre assolute, perché 127 medici contagiati dal virus sul posto di lavoro possono sembrare tanti, ma in realtà sono l'1,3% del totale, tenendo poi sempre in considerazione il fatto che queste categorie sono a contatto con malati tutti i giorni.

Decisamente maggiori rispetto ai malati Covid-19 in Veneto sono i cittadini che hanno fatto una donazione al conto dedicato proprio alla lotta al coronavirus e aperto dalla Regione. «Sono 30.528 le persone che hanno deciso di donare - ha detto Zaia - Grazie a loro siamo riusciti a raggiungere 32 milioni di euro. A questi si potrebbero aggiungere altri donatori che potrebbero aggiungere altri 12 milioni di euro. Penso che i veneti abbiano dimostrato tenacia e condivisione di questa sfida».

Poi Zaia ha lasciato tempo e spazio alle domande dei giornalisti che hanno spaziato su vari argomenti. Il presidente del Veneto ha confermato che gli attuali ospedali (tra cui quello di Villafranca) trasformati in centri-Covid torneranno ad essere gli stessi ospedali di prima una volta terminata l'emergenza. Su una possibile riapertura delle aziende e una graduale fine delle restrizioni, Zaia ha ribadito che le decisioni della Regione Veneto saranno prese solo alla luce delle decisioni del Governo, comunque il presidente regionale auspica una graduale riapertura e chiede la possibilità per alcune aziende di sperimentare una possibile riapertura prima del tempo con tutta una serie di tutele per imprenditori e lavoratori. 

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