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Caccia al lupo, la maggioranza in consiglio regionale ci prova. Zaia la blocca

Il presidente della Regione Veneto non ha firmato la proposta di legge sulle misure di contenimento dei lupi, che prevedevano anche l'abbattimento. Proposta presentata da chi in maggioranza sostiene Zaia

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia non ha firmato la proposta di legge sulle misure di contenimento dei lupi, misure che prevedevano anche l'abbattimento. Una proposta presentata dalla stessa maggioranza che sostiene Zaia in consiglio regionale e che seguiva le orme tracciate dalle province di Trento e Bolzano, che sfruttando la loro autonomia avevano introdotto la possibilità di sparare ai lupi. Il provvedimento delle province del Trentino Alto Adige è però controverso e probabilmente sarà presto impugnato dal nuovo governo centrale formato da Lega e Movimento 5 Stelle. Zaia dunque sembra più allineato al governo di Roma sull'argomento lupi e nel frattempo incassa l'approvazione dell'Enpa, ente nazionale protezione animali.

È fondamentale evitare l'effetto domino dell'illegalità, con i tentativi delle Regioni filovenatorie, e in tempi recenti dello stesso Veneto, di usurpare competenze statali, quali appunto quelle in materia di fauna selvatica, sottratte all'autonomia legislativa regionale - ha commentato Andrea Brutti, dell'ufficio fauna selvatica di Enpa - Ora si punti finalmente sui metodi ecologici, con decisione e senza le dannose resistenze frapposte finora. Recinti mobili, cani da guardiania, ricoveri notturni degli animali, solo per citarne alcuni, sono gli unici strumenti validi per prevenire possibili conflitti tra uomini e animali. Le uccisioni, invece, oltre ad essere eticamente inaccettabili, non li risolvono ma li aggravano. Come peraltro ampiamente dimostrato dalla comunità scientifica.

Il Movimento 5 Stelle veneto entra poco nel merito della decisione di Zaia, ma sottilinea la confusione della maggioranza sull'argomento lupi- 

La verità è che il governo veneto non sta portando avanti una linea adeguata sulla gestione del lupo e della fauna selvatica in generale, soprattutto per quel che concerne il rapporto con le vere vittime, ovvero gli allevatori - scrivono i pentastellati - La politica dovrebbe occuparsi di trovare una soluzione soprattutto nei loro confronti, non promettere grilletti facili e fare bassa propaganda. Prima di parlare di abbattimenti, ad esempio, devono essere messi in atto tutti gli accorgimenti possibili per la difesa del bestiame.

Molto decisa è anche la posizione del consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni contro gli abbattimenti dei lupi: "Sparare al lupo è una scelta crudele, dannosa e soprattutto illegale - ha fatto sapere Zanoni - La caccia al lupo così come sbandierata è vietata dalle norme europee e dalla legge nazionale, che prevede anche l'arresto da 2 a 8 mesi in caso di uccisione di un esemplare".

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