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Al "Villaggio di San Zeno" il riconoscimento di centro «amico dei malati di Alzheimer»

«Un riconoscimento più che dovuto. – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco - L’associazione Alzheimer Verona è attiva da più di 20 anni con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle famiglie favorendo la domiciliarità»

Nel piccolo "Villaggio di San Zeno", negli spazi del patronato dell’abbazia, i malati di Alzheimer e le persone affette da demenza senile fanno ginnastica, partecipano ad attività ricreative, fanno passeggiate, escursioni e gite fuori porta. Partecipano, cioè, alla vita della comunità, con una serie di opportunità che, oltre a migliorare la qualità della loro vita dei malati, ne contrasta l’isolamento e l’emarginazione. Un progetto di inclusione sociale riconosciuto a livello internazionale, con l’assegnazione da parte della Federazione nazionale Alzheimer Italia del marchio europeo “Dementia Friendly Community”, che certifica il villaggio di San Zeno come centro ‘amico’ dei malati di Alzheimer, delle persone affette da demenza senile e dei loro familiari.

Il centro, gestito dall’associazione Alzheimer Verona con il sostegno di Fondazione Cattolica e in collaborazione con il Anteas- associazione nazionale di volontariato e promozione sociale, affronta la malattia con un nuovo approccio, alternativo alle medicine, se non quando indispensabili. Il prestigioso riconoscimento motiva Alzheimer Verona nel proseguire la propria attività non solo nel "Villaggio di San Zeno", ma anche nei 14 centri del progetto regionale "Sollievo". I centri si avvalgono di personale volontario, spesso di giovane età, che mettono a disposizione tempo e competenze in cambio di esperienze di vita e tradizioni da tramandare.

«Un riconoscimento più che dovuto – ha detto l’assessore ai Servizi sociali Stefano Bertacco -. L’associazione Alzheimer Verona è attiva da più di 20 anni con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle famiglie favorendo la domiciliarità. E se è vero che, purtroppo, la demenza senile è in costante aumento, d’altra parte è sempre più condiviso un approccio alla malattia non legato ai farmaci, ma all’inclusione delle persone nelle comunità in cui vivono, stimolandole a livello cognitivo oltre che fisico ed emozionale».

«Il "Piccolo villaggio di San Zeno" ha sensibilizzato il territorio creando modelli ed esperienze replicabili, fondamentali anche nel futuro per raggiungere l’obiettivo di "comunità amiche delle demenze", dove anche gli anziani più fragili possono essere rispettati con pieno diritto di cittadinanza», ha affermato la presidente di Alzheimer Italia- sezione di Verona Maria Grazia Ferrari.

«Un progetto che si configura come comunità nella comunità – ha aggiunto il segretario di Fondazione Cattolica Adriano Tomba -, dove i problemi si affrontano allontanando l’individualismo per prendersi cura delle persone, in particolare di chi ha il passo più lento e rischia di essere escluso».

Per promuovere la propria attività e raccogliere fondi a sostegni dei vari progetti, Alzheimer Verona organizza tutto l’anno incontri e iniziative aperte alla cittadinanza. La prossima si terrà mercoledì 13 marzo, alle 20.30 nella sala polifunzionale di Golosine in via Mincio 12, dove sarà proiettato il film “Elettra: la terapia dell’amore”, di Mario Guidorizzi, a cui seguirà dibattito con testimonianze di psicologi e familiari. L’iniziativa sarà replicata al centro civico Tommasoli, in via Perini 7, sabato 16 marzo alle 10. Alla conferenza erano presenti anche il segretario dell’associazione Alzheimer Italia Mario Guidorizzi e numerosi volontari.

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