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Verona senza barriere. Un logo identifica i negozi accessibili a tutti

Si è concluso il concorso lanciato dal Comune di Verona per gli studenti dell'Accademia delle Belle Arti, per creare un marchio che non solo contraddistingua negozi ed edifici privati senza barriere, ma che rifletta anche il messaggio di città accogliente

La ruota di una carrozzina su una rampa, ma anche il sole sopra l’orizzonte. È il duplice significato del logo individuato per identificare i negozi accessibili a tutti, una linea obliqua con sopra un cerchio, rispettivamente nei colori del grigio dell’asfalto e del rosa della pietra dell’Arena. Sotto, la scritta Verona senza barriere.

Il logo è il vincitore del concorso lanciato dal Comune e che ha coinvolto gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona, chiamati a trasferire la loro creatività per creare un marchio che non solo contraddistingua negozi ed edifici privati senza barriere, ma che rifletta anche il messaggio di città accogliente, che include anziché distinguere.

Ad idearlo, uno studente del primo anno di Design dell’Accademia di Belle Arti, Luca Ferrandi, che insieme ai compagni ha partecipato all’iniziativa del Comune.

La creazione del logo rientra nel più ampio progetto “Negozio accogliente. Io sto con Verona Città senza barriere”, lanciato nei mesi scorsi dall’Amministrazione per permettere a disabili, anziani e bambini in passeggino, di accedere senza ostacoli agli esercizi commerciali del centro storico e non solo, e di poter godere quindi delle opportunità offerte dai luoghi di ristorazione, vendita e intrattenimento.

Il logo vincitore è stato presentato dall’assessore Ilaria Segala, che ha la delega per la Programmazione e interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Insieme a lei, l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto, il presidente dell’Accademia di Belle Arti Marco Giaracuni con la professoressa Luisa Rama, referente del progetto. Presente anche il presidente di Confcommercio Paolo Arena, coinvolto nell’iniziativa.

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Proprio mercoledì, la commissione aggiudicatrice si è riunita per esaminare le proposte pervenute, 29 elaborati uno diverso dall’altro, realizzati da studenti di corsi diversi che, ciascuno secondo la propria sensibilità, si è cimentato nella prova creativa.
Tutti così belli, che la giuria ha decretato un secondo premio ex aequo per tre studenti, reso possibile grazie al contributo di Confcommercio. Per valorizzare il lavoro di tutti i ragazzi, gli elaborati saranno prossimamente esposti in una mostra per renderli visibili ai cittadini.

Per l’assessore Segala è un nuovo tassello alla redazione del Peba, lo strumento che permetterà di arrivare all’eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali in città, il primo in dotazione a Verona.

«Vogliamo una città accogliente per tutti – afferma l’assessore Segala –, per i diversamente abili ma anche per gli anziani, per le mamme con i passeggini, per chi è temporaneamente costretto ad usare le stampelle. Una città che, grazie alla sensibilità di negozianti e commercianti, non solo include ma è anche capace di fare sinergia per mettere a loro agio cittadini e turisti. Un bar non ha il bagno per disabili? Niente paura, posso andare nel negozio vicino che è senza barriere e che mi accoglierà con piacere. Questo è il concetto di apertura mentale a cui puntiamo, dove le barriere architettoniche sono un problema trasversale che può unire invece che escludere. Il bando per i negozi e gli esercizi commerciali è quasi pronto – conclude l’assessore – , dopodichè tutte le attività interessate potranno aderire, sia quelle in centro che nei quartieri».

Conferma la qualità delle idee progettuali presentate l’assessore Zanotto, presente tra i membri della commissione che ha esaminato gli elaborati. «Una sfida non da poco per gli studenti, che dovevano raffigurare un marchio che identificasse in modo chiaro il messaggio dell’accoglienza, tenendo però conto anche delle esigenze dei commercianti».

«Confcommercio è da anni impegnata per fare dell’inclusione l’elemento caratterizzante di negozi, bar, locali, esercizi commerciali – afferma Arena-. L’idea di un marchio di riconoscimento è davvero brillante, tanto che mi attiverò con il Comune affinchè l’iniziativa possa essere estesa a tutti i Comuni della provincia».

«Un’occasione davvero gratificante per i ragazzi, che hanno potuto mettere alla prova le proprie abilità – ha detto Giaracuni -. Sono contento che il vincitore sia uno studente del primo anno, a conferma che anche l’atto creativo non ha barriere di alcun tipo».

Al secondo posto, si sono classificati ex aequo: Vania Gaved e Karolina Goraj, iscritte al terzo anno del corso di Design, e Luciano Lettieri del primo anno di Design.

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