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Educazione al rispetto e all'autostima: firmato il protocollo tra Comune e università di Verona

Presentato a palazzo Barbieri il protocollo del progetto "O.P.E.R.A. - Osservatorio per l'educazione al rispetto e all'autostima"

Questa mattina, giovedì 2 luglio, in diretta streaming dalla sala Blu, il sindaco Federico Sboarina, la prorettrice dell’Università di Verona Donata Gottardi, Nicoletta Zerman delegata del Rettore alla Comunicazione e ai rapporti istituzionali, Antonella Rossi referente "O.P.E.R.A." e la presidente della commissione comunale Politiche sociali Maria Fiore Adami, sono intervenuti per la presentazione e firma del protocollo del progetto "O.P.E.R.A. - Osservatorio per l'educazione al rispetto e all'autostima".

La professoressa Gottardi ha spiegato che «già da diverso tempo l'università oltre alla ricerca ed alla didattica ha una terza missione che è quella di mettersi a disposizione del territorio. Questo accordo con il Comune e l'adesione per tale osservatorio e progetto "O.P.E.R.A." fa parte di questo impegno. I temi dell'educazione, dell'autostima e del rispetto ci riguardano tutti nella vita quotidiana e nel nostro ruolo di educatori». Il sindaco ha quindi voluto sottolineare come la firma di tale protocollo riveli che «l'università di Verona non è solo nelle aule, ma si mette anche al servizio della città attraverso la ricerca, la didattica e la formazione».

Al centro del progetto vi è un questionario che sta venendo ultimato, ma la cui distribuzione avverrà a breve dopo essere stata anche bloccata dall'emergenza Covid e che servirà per «trovare i reali bisogni» a livello familiare e scolastico da parte di giovani e genitori. «Capire quale sarà la scuola che verrà dopo il Covid», è infatti anche uno dei punti essenziali del progetto che vedrà appunto il questionario per la rilevazione dei dati distribuito entro ottobre, tanto nelle scuole d'infanzia e fino anche a quelle superiori, sia agli studenti che ai genitori, insegnanti, docenti e dirigenti. Uno dei punti essenziali del questionario in merito all'emergenza Covid vissuta a livello scolastico coinvolgerà il tema della "didattica a distanza", poiché ha spiegato Antonella Rossi, referente del progetto "O.P.E.R.A.", attraverso la didattica a distanza «una cosa che abbiamo visto è che si è abbassata moltissimo la motivazione allo studio nei ragazzi, abbiamo fatto una piccola ricerca e abbiamo visto che quasi ha fatto più danni che altro, è forse più un vincolo che non una risorsa».

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