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Verona chiede un collegamento ferroviario da Porta Nuova all'aeroporto

La proposta è condivisa anche con i comuni di Sommacampagna e Villafranca ed è stata approvata dal consiglio comunale. Segala: «Porterebbe indubbi benefici sotto il profilo ambientale»

Un collegamento ferroviario tra la stazione di Verona Porta Nuova e l'aeroporto Valerio Catullo. I Comuni di Verona, Sommacampagna e Villafranca chiedono, in un documento congiunto, l'impegno di Regione Veneto ed Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) nella realizzazione del progetto. Una richiesta che, ieri 28 marzo, è stata appoggiata dal consiglio comunale di Verona con 25 voti favorevoli e 2 astenuti.

Una soluzione da ritenersi strategica in previsione della riorganizzazione infrastrutturale dell'aeroporto Catullo - ha precisato l'assessore all'ambiente Ilaria Segala – L'attuazione di un sistema metropolitano di superficie nell'area Verona-Villafranca consentirebbe un indubbio vantaggio ambientale, oltre che un'occasione di sviluppo per l'aeroporto e dei sistemi di collegamento offerti. Gli utenti potrebbero finalmente raggiungere l'aeroporto senza utilizzare veicoli privati, favorendo una significativa diminuzione del traffico veicolare, con indubbi benefici sotto il profilo ambientale.

Successivamente è stato esaminato dall'aula un doppio documento deliberativo per la modifica degli indirizzi generali per la disciplina delle designazioni, nomine e revoche dei rappresentanti del Comune in enti, aziende ed istituzioni. Il primo, approvato con 25 voti favorevoli e 4 contrari, sottoscritto dal presidente del consiglio comunale Ciro Maschio, propone, nell’ambito della trasparenza e delle pari opportunità: la pubblicazione dei curriculum vitae di ogni candidato sul sito del Comune; la tempestiva comunicazione delle persone nominate al Presidente del Consiglio, che rimette immediatamente gli atti alla commissione competente; possibilità di richiesta audizione, nella commissione competente, delle persone nominate; relazione da parte del sindaco sulle motivazioni della scelta. Il secondo, respinto con 16 voti contrari, 9 favorevoli e 4 astenuti, sottoscritto dai consiglieri Sinistra in Comune Michele Bertucco e Verona Civica Tommaso Ferrari, proponeva la possibilità di presentazione delle candidature da parte di gruppi di 75 cittadini residenti nel Comune di Verona iscritti nelle liste elettorali.

Approvato, con 19 voti favorevoli e 5 astenuti, il riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio, pari a 83.560 euro, derivante dall'esecutività della sentenza del Tribunale del Lavoro di Verona nei confronti di dieci agenti di polizia municipale.
Con 20 voti favorevoli e 5 astenuti è stata successivamente riconosciuta la legittimità di debito fuori bilancio, pari a 67.170 euro, derivante dall’esecutività della sentenza della Corte d’Appello di Venezia nei confronti di un collaboratore del Comune.

Con 24 voti favorevoli e 2 astenuti è stato approvato l’adeguamento delle zone non metanizzate del territorio comunale, al fine dell’applicazione delle riduzioni fiscali sul costo del gasolio e del gpl, usati come combustibile per il riscaldamento.

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