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Verona vuole diventare riferimento per ricerca e studi delle città fortificate

Con un convegno e una mostra, il capoluogo ha dato il via ad un anno di workshop, campi di indagine, giornate di studio che attireranno studiosi ed esperti da tutto il mondo

Con il convegno «Città fortificate della Serenissima», che si è tenuto oggi, 21 novembre, al Bastione delle Maddalene e la mostra allestita a Porta Vescovo, Verona compie il primo passo per diventare l'hub di riferimento per la ricerca e lo studio delle città fortificate. Un percorso che ha coinvolto i ricercatori del Cnr e delle università di Verona, Pavia, Bergamo, Firenze, di Dalmazia e Montenegro e che, fino a novembre 2020, prevede workshop, campi di indagine, giornate di studio che attireranno studiosi ed esperti da tutto il mondo.
Questa fase si concluderà esattamente tra un anno, con un incontro a livello mondiale dedicato al sistema di fortificazione del capoluogo che celebrerà i 20 anni di Verona Patrimonio Unesco.

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(Sboarina al convegno)

Il sindaco Federico Sboarina, questa mattina, ha aperto i lavori della giornata di studi. Presenti gli assessori ai rapporti con l'Unesco Francesca Toffali e alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala.

Questa prima giornata di studio - ha detto il sindaco Federico Sboarina - indica come Verona sia già un centro di rilevanza internazionale, per la ricerca sulle fortificazioni urbane. Non è un caso che il progetto sia stato presentato nella nostra città e che amministrazione e università scaligera ne siano protagoniste. Convegno e mostra rappresentano il primo passo concreto per la candidatura di Verona ad hub internazionale: qui ci sono tutte le potenzialità e le competenze per fare di Verona il punto di riferimento europeo per lo studio, la documentazione e l’indagine dedicata alle città fortificate.

«Verona nel corso di quest'anno diventerà polo attrattore per chi studia i centri fortificati - ha detto l’assessore Toffali - e accoglierà esperti e ricercatori di università italiane e straniere. Oggi si è tenuto il primo convegno organizzato dall'amministrazione che da vent'anni non realizzava niente di simile. Partendo dal Bastione delle Maddalene e con Porta Vescovo che diventa sede espositiva avviamo un processo che mette la nostra città al centro dell'attenzione di studiosi ed esperti.

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(Toffali alla mostra)

La mostra «Le fortificazioni venete nel bacino del Mediterraneo orientale» allestita a Porta Vescovo, rimarrà aperta fino al 30 novembre, dalle 10 alle 17. L’esposizione propone video, foto e installazioni che illustrano le attività di ricerca e i risultati ottenuti dal progetto di studio che ha interessato alcune città fortificate di Dalmazia e Montenegro.

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