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Verona capitale della chirurgia robotica: si chiude la 2 giorni per professionisti

L’istituto di ricerca ICLO ha ospitato il corso di certificazione dedicato ai chirurghi ortopedici per formarsi o approfondire l’utilizzo dei robot in sala operatoria per l’installazione di protesi parziali e totali del ginocchio e dell’anca

Chirurghi ortopedici provenienti da tutta Europa per imparare ad usare i robot in sala operatoria. Si è concluso il 30 agosto, dopo due giorni, il corso dal titolo “Mako System Certification Surgical Training Programme – Mako Total Knee & Partial Knee & Total Hip applications”, dedicato alle tecniche di implantologia di protesi parziali e totali al ginocchio e anca. Quaranta professionisti internazionali che hanno voluto aggiungere al proprio percorso tradizionale le tecniche innovative della robotica.

Nello specifico si è trattato di una certificazione internazionale che ha visto come tutor e relatori docenti stranieri come il dottor Jochen Jung della Diakonie Krankenhaus Bad Kreuznach (Germania) e da Jonathan Conroy del Leeds Nuffield Hospital (Regno Unito) che hanno affiancato il dottor Piergiuseppe Perazzini, Responsabile dell'Unità di Ortopedia e Traumatologia della Clinica San Francesco, oggi riconosciuta come primo centro ufficiale in Europa di addestramento per l’artroplastica parziale del ginocchio con tecnica Makoplasty.

Laboratori (Bioskill lab) attraverso i quali i chirurghi presenti hanno potuto assistere alle tecniche di implantologia di protesi sia totali che parziali. “Un corso suddiviso in una parte di teorica dove i medici con esperienza hanno descritto il loro percorso e una parte pratica. – ha spiegato il dottor Perazzini –. Quest’ultima si è sviluppata in due sessioni, attraverso test di prova pratica di impianto protesico. È un’esperienza molto interessante perché permette di confrontarsi sulle diverse tecniche, sui diversi approcci alla stessa chirurgia e consente di scambiarsi sul campo consigli che fanno parte della professione”.

La chirurgia robotica quindi rappresenta il futuro della medicina, grazie ai molti vantaggi: “La robotica consente di impiantare le protesi con estrema precisione rispetto alla tecnica tradizionale. – ha raccontato il dottor Perazzini –. Si tratta di una procedura meno invasiva e sono più veloci i tempi di recupero, con una maggiore soddisfazione da parte del paziente”.

Il dottor Perazzini non è soltanto docente ma è il pioniere di implantologia a ginocchio e anca con la chirurgia robotica. Ha fondato a Verona il CORE, Centro ortopedico robotico europeo. Dal 2011 è il primo chirurgo ortopedico che ha effettuato questo tipo di interventi fuori dagli Stati Uniti, e ad oggi conta oltre 2mila operazioni di protesi di ginocchio e anca.

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