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Sabato, 20 Aprile 2024
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Variante 23, alle circoscrizioni concessi solo dieci giorni per un parere

Il consigliere comunale Michele Bertucco: "Quando gli fa comodo, l'amministrazione Sboarina consulta i parlamentini. Ma per tutto il resto li ignora"

Un comportamento inqualificabile che dimostra come le promesse della campagna elettorale di ascolto e condivisione con i quartieri fossero soltanto aria fritta.

Il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco attacca in questo modo l'amministrazione guidata dal sindaco Federico Sboarina, impegnata in questi giorni nella discussione della nuova Variante 23 al Piano degli Interventi. Lo strumento urbanistico era stato approvato, ma non attuato durante il secondo mandato di Flavio Tosi e così la giunta Sboarina lo ha potuto modificare e ora si attende il via libera del consiglio comunale e delle circoscrizioni. E proprio la discussione nei parlamentini è quella che appare più problematica. "È spuntato un ipotetico parere degli uffici che dispenserebbe l'amministrazione dal dovere di acquisire il parere delle circoscrizioni in sede di adozione della Variante 23 - ha raccontato Bertucco - Sono bastati dieci minuti di discussione in commissione per fare cambiare idea all’amministrazione". Quindi la nuova Variante 23 passerà al vaglio anche dei quartieri che però non avranno 40 giorni a disposizione per controllarla, ma solo 10. Ed è stata questa riduzione a scatenare la reazione di Bertucco.

L'approccio strumentale nei confronti delle circoscrizioni rivela una inquietante continuità tra il metodo dell'amministrazione Sboarina e quella di Tosi: le consulta quando le fa comodo e le ignora per il resto.

Intanto i consiglieri comunali Tommaso Ferrari (Verona Civica) e Stefano Vallani (Partito Democratico) hanno proposto un'osservazione alla Variante 23 per destinare parte dell'area dedicata a servizi ad uffici per giovani imprenditori, professionisti, artigiani under 35 con affitti calmierati.

I vantaggi sono svariati - dicono i due consiglieri comunali - il luogo viene rigenerato, rafforzando allo stesso tempo l'idea di città policentrica e, non da ultimo, si dà vigore ad un concreto investimento in politiche giovanili attive. Tenendo conto anche del grande centro sportivo che sorgerà negli ex magazzini ferroviari, l'intervento all'ex Tiberghien può diventare il volano per un rilancio di tutto l'est veronese, candidando quest'area della città a diventare un vero polo dell'innovazione economica e sociale. Una collaborazione con l'ateneo scaligero potrebbe, infine, consentire l'insediamento anche di attività sviluppate dall'università o dai suoi laureati, trasformando l'ex stabilimento in un vero e proprio hub innovativo.

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