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I malati e le loro famiglie al centro del primo convegno di Unipancreas

Centocinquanta presenze tra studenti di medicina e scienze infermieristiche e pazienti provenienti da tutta Italia nel primo incontro organizzato dall'associazione che si occupa di malati di tumore al pancreas

Una medaglia come premio da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Così si è aperto il primo convegno nazionale di pazienti affetti da neoplasia del pancreas e dei loro famigliari.
Sabato, 1 dicembre, in Gran Guardia si è tenuto l'incontro organizzato dall'associazione Unipancreas che si occupa di neoplasie del pancreas. Centocinquanta presenze tra studenti di medicina e scienze infermieristiche e pazienti provenienti da tutta Italia. Il convegno ha ricevuto i saluti del ministro della salute Giulia Grillo e del presidente della Regione Luca Zaia, il quale ha concesso all'evento il patrocinio del Veneto.
Il convegno ha messo al centro della giornata non solo le nuove cure e le nuove tecnologie per combattere il tumore al pancreas, ma soprattutto il vissuto, le esperienze e le testimonianze di pazienti, medici e famigliari che ogni giorno affrontano la malattia.

Unipancreas è nata a Verona lo scorso settembre con l'obiettivo di organizzare eventi pubblici per favorire l'incontro tra specialisti, pazienti e i loro famigliari; di implementare la ricerca clinica e la divulgazione scientifica e di realizzare progetti di "pronto soccorso" pancreas per favorire la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo dei pazienti.

Ad aprire il convegno è stata la dottoressa e fondatrice di Unipancreas Erica Pizzocaro. «Dobbiamo creare consapevolezza - ha commentato - Solo facendo informazione si può creare consapevolezza. Uno degli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere è creare un pronto soccorso del pancreas, per aiutare chiunque abbia bisogno di diagnosi o di sapere come muoversi per ricevere le cure migliori».
Presente, il dottor Giovanni Butturini, fondatore di Unipancreas insieme con la dottoressa Pizzocaro. «Il tumore al pancreas sconvolge la vita di malati e famiglie - ha spiegato Butturini - è il tumore ad oggi più temibile per la prognosi severa che ha insita. Ritengo che lo si possa definire una vera e propria emergenza sanitaria e la lotta contro questa malattia richiede un'alleanza forte fra i vari attori: si può curare e si può guarire, ma con un approccio radicalmente differente da quello usuale. Noi come Unipancreas vogliamo affermare con forza questi concetti per incidere sulla politica e l'organizzazione sanitaria al fine di migliorare l'accesso agli strumenti diagnostici e alle cure per i quasi 13mila Italiani che tutti gli anni si ammalano di tumore al pancreas».
Tra i relatori, il dottor Nicola Castelli e il dottor Marco Leonzio dell'associazione Menscorpore, il professore associato di oncologia medica dell'università di Verona Davide Melisi, il professor Luca Quaratino, ricercatore universitario della Iulm di Milano e, infine, il giornalista Gustavo Franchetto.

Uno dei momenti più significativi della giornata, è stato quello dedicato alle testimonianze di chi in prima persona sta vivendo questo dramma insieme con le proprie famiglie. Tra gli ospiti Andrea Spinelli, affetto da cancro al pancreas non operabile ormai da cinque anni. «Sono sereno, non felice - ha detto Andrea - ho smesso di essere felice ormai 5 anni fa. Tuttavia sono qui, in piedi e vivo e non voglio essere il solo. Raccontare la mia storia può servire ad altri, per non farsi abbattere da questo male prima del tempo. Bisogna lottare».
Andrea ha deciso di mettere da parte la commiserazione e ha iniziato a girare il mondo a piedi. Ha raccontato la sua storia in un libro dal titolo "Se cammino, vivo". Ad oggi, Andrea ha compiuto oltre 15 milioni di passi.

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(Andrea Spinelli e Giovanni Butturini)

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