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Attualità Negrar / Viale Luigi Rizzardi

Intelligenza artificiale al Sacro Cuore Don Calabria per prevenire tumore colon-retto

Rinnovata la dotazione tecnologica del servizio di endoscopia ed ecoendoscopia digestiva dell'ospedale di Negrar

Il servizio di endoscopia ed ecoendoscopia digestiva dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar rinnova la sua dotazione tecnologica puntando sull'intelligenza artificiale applicata alle strumentazioni per le colonscopie, l'esame principale per la prevenzione e la diagnosi del tumore del colon. Particolari software offriranno un aiuto all'endoscopista nell’individuare con maggiore precisione i piccoli polipi e forniscono informazioni in tempo reale sulle caratteristiche di benignità o malignità.
«Il nostro servizio sperimenta da tempo e con ottimi risultati l’intelligenza artificiale applicata alle strumentazione per l'enteroscopia con microcamera - ha spiegato il direttore Paolo Bocus - In questo caso il software è in grado di esaminare autonomamente circa 12 ore di registrazione del tratto intestinale prodotte dalla microcamera ingerita dal paziente e riconosce autonomamente eventuali fonti di sanguinamento. Di questi esami ne effettuiamo circa 50 all’anno, mentre per le colonscopie superiamo le 4mila procedure».

Sono esami eseguiti in presenza di sintomi, ma soprattutto a scopo di screening, sia di primo livello sia a seguito di accertamenti dopo l’esame del sangue occulto nelle feci. Quindi diventa fondamentale la massima precisione nell’individuazione di lesioni pre-cancerose e dei cosiddetti cancri intervallo, cioè quei tumori che insorgono tra una colonscopia negativa e la successiva. «La colonscopia è un esame operatore-dipendente ed è nota una rilevante variabilità tra gli endoscopisti documentata e documentabile dal loro diverso adenoma detection rate (Adr) - ha aggiunto il dottor Bocus - Si tratta di un indice di qualità di esecuzione della procedura che è inversamente proporzionale proprio all’incidenza dei cancri intervallo. Un incremento dell'1% dell'Adr ha come conseguenza una riduzione del rischio di cancro colorettale del 3% tra una colonscopia negativa e l’altra. L’intelligenza artificiale ha proprio lo scopo di aumentare l'Adr, riducendo così il tasso di errori diagnostici e la variabilità di risultati tra gli operatori. Infatti i software segnalano in tempo reale la presenza di un polipo all’endoscopista, attraverso un alert visivo, e informano, sempre in tempo reale, sulla natura della lesione. A breve sarà possibile avere anche la percentuale di probabilità che tale diagnosi sia corretta».

Le nuove strumentazioni sono inoltre dotate di filtri ottici elettronici multipli in grado ad esempio di "cancellare otticamente" il sangue che limita il campo visivo per individuare esattamente il punto di emorragia.

Quello del colon-retto è uno dei tumori più diffusi nei Paesi industrializzati. In Italia con oltre 48mila nuove diagnosi nel 2022 (dati Aiom), la neoplasia colon-rettale è seconda solo a quella della mammella. «Gli studi internazionali raccomandano di eseguire la colonscopia ogni cinque anni a partire dai 50 anni, anticipando se in famiglia ci sono casi di tumore al colon-retto - ha concluso Bocus - L’esame consente con tecniche endoscopiche sempre più avanzate di rimuovere senza intervento non solo polipi che potrebbero trasformarsi in cancro ma anche tumori in fase iniziale».

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