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Truffe agli anziani: nel 2018 i casi in provincia di Verona sono saliti a 266

“Più Sicuri Insieme” è il titolo del convegno che si è tenuto domenica in Gran Guardia: «Spesso l’anziano non denuncia, per vergogna o perché si sente vittima di un reato subdolo. Invece, potrebbe accadere a ognuno di noi»

Non c’è difesa senza informazione. Questo il concetto comune uscito dall’evento tenutosi domenica, al Palazzo della Gran Guardia di Verona e organizzato da Anap Confartigianato Verona, Prefettura e Comune di Verona – Polizia Municipale, dal titolo “Più Sicuri Insieme”, realizzato nell’ambito della quarta edizione dell’omonima campagna nazionale voluta dall’Associazione Nazionale Anziani Pensionati (Anap), Ministero dell’Interno e tutte le Forze dell’Ordine: Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.

Secondo i dati ufficiali più recenti, forniti dalla Prefettura di Verona, nella nostra provincia, nel 2017, le truffe a danno degli Over 65 denunciate sono state 201, mentre nel 2018 il numero è salito a 266, comprensivo dei raggiri informatici, che negli ultimi anni hanno preso sempre più piede. Sempre nel 2017, il totale delle truffe e dei furti che hanno visto come vittime anziani ultra-sessantacinquenni ha toccato quota 2.997, con l’esclusione delle rapine, che presuppongono modus operandi comprensivi di atti violenti o coercitivi, ben oltre il raggiro.

«La truffa è un reato odioso – ha affermato nel suo intervento di apertura il Vice Prefetto Vicario, Angelo Sidoti, che ha portato i saluti del Prefetto, Donato Giovanni Cafagna – perché colpisce soggetti deboli, in particolare gli anziani, che vivono sempre più in condizioni di solitudine e isolamento, sia sul piano familiare sia sociale. Spesso l’anziano non denuncia, per vergogna o perché si sente vittima di un reato subdolo. Invece, potrebbe accadere a ognuno di noi, perché questi truffatori sono bravi e furbi. È quindi molto importante denunciare sempre e avere totale fiducia nelle Forze dell’Ordine».

Vice Prefetto Vicario Angelo Sidoti-2-2

Il Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Verona, Roberto Simeoni, in rappresentanza del Sindaco Federico Sboarina, ha assicurato assoluta condivisione di intenti e impegno nel contrasto di tale odioso fenomeno, mentre il Presidente di Confartigianato Verona Andrea Bissoli, ha ringraziato tutte le Forze dell’Ordine per la dedizione al servizio dei cittadini, in particolare delle fasce più deboli e vulnerabili. «Dobbiamo prestare massima attenzione – ha detto Bissoli -, non solo ai nostri cari, ma anche a noi stessi, perché questi delinquenti escogitano truffe sempre più elaborate, basate spesso sui sentimenti, sul generare panico e preoccupazione nei confronti di familiari in difficoltà, approfittando di momenti di debolezza o della scarsa conoscenza, nel caso dei reati informatici, delle nuove tecnologie da parte delle persone anziane».

Andrea Bissoli - Pres Confartigianato Imprese Verona-2-2

«I peggiori nemici delle persone anziane sono la solitudine e il senso di isolamento che li espone ai fenomeni di criminalità – ha detto nel suo intervento di saluto il Presidente di Anap Confartigianato Verona, Gianni Peruzzi -. Per questo dobbiamo riporre la massima fiducia nell’operato di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, che sanno come approcciare una persona vittima di un raggiro. Non ci deve essere alcuna vergogna nel denunciare, perché, ve lo confermeranno anche le Forze dell’Ordine, anche i più giovani possono cadere nei tranelli di gente senza scrupoli».

La parola, infatti, è poi passata a chi tali reati li conosce da vicino. Il dottor Roberto Di Benedetto, Vice Questore, Dirigente Squadra Mobile Questura di Verona, ha ricordato che tutti i truffatori sono accomunati dal fatto di rendersi molto convincenti. «Tutti ci cascano – ha sottolineato -, non solo gli anziani. Spesso i truffatori sono in possesso di molte informazioni sulle loro vittime. Sono loro stesse a fornirgliele inconsapevolmente. Il consiglio è quindi di non rispondere alle domande, ma di farle ed essere insistenti e diffidenti: se il truffatore capisce che poniamo in dubbio il suo operato se ne andrà».

Le tipologie di truffe sono in continuo aggiornamento. «Ogni giorno ci troviamo di fronte a stratagemmi nuovi – le parole del Maggiore Stefano Caneschi, Comandante della Compagnia dell’Arma Carabinieri di Verona –. L’aspetto che l i accomuna è il tentativo di creare soggezione o confusione nella vittima, come nel caso delle truffe commesse da malfattori in divisa che riescono ad entrare in casa spacciandosi per tutori dell’ordine o per operai del gas. Alla fine il danno non è solo patrimoniale, per i beni sottratti, ma soprattutto morale, per la vergogna di essersi fatti raggirare da soggetti di cui ci si fidava. Il consiglio è quelli di non aprire mai la porta e di comunicare chiaramente di voler controllare chiamando il 112. Di fronte a ciò, un agente vero rimane, un truffatore se la dà a gambe».

Anap - Truffe 1-2-2

Il Tenente Massimiliano Turri, Comandante Sezione Riciclaggio e Comandante Sezione Reati Societari Fallimentari Criminalità Economica Guardia di Finanza di Verona, si è concentrato in particolare sulle truffe finanziarie, informatiche, telefoniche e veicolate tramite i social network. «Si tratta di un fenomeno in rapida ascesa – ha affermato – che spesso non colpisce gli anziani, meno inclini ad utilizzare le nuove tecnologie, ma persone giovani o adulte. Anche in questo la conoscenza e la curiosità sono le armi migliori: basta chiedersi ‘perché’ qualcuno dovrebbe regalarmi soldi, oppure vendermi pietre preziose, tecnologia o qualsiasi altro bene ad un prezzo eccessivamente conveniente. Il dubbio ci può salvare da brutte situazioni, quindi, in ogni caso, bisogna ricordare che chiamando le Forze dell’Ordine possiamo evitare gravi conseguenze: meglio una segnalazione in più, che una vittima disperata in più».

Presenti all’evento anche il nuovo Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Colonnello Pietro Carrozza, oltre al Vice Questore Vicario della Questura di Verona, Giuseppe Maggese, al rappresentante della Provincia di Verona, il consigliere Pino Caldana, al Vice Presidente di Anap Veneto, Raffaele Zordanazzo e al Presidente di Anap Vicenza, Severino Pellizzari.

Anap - Truffe 1-2-2

A conclusione della mattinata, l‘intervento del professor Marco Trabucchi, Direttore Scientifico del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, Ordinario della Cattedra di Neuropsicofarmacologia presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, che ha affrontato il fenomeno delle truffe dal punto di vista delle motivazioni e delle conseguenze per le persone anziane. «Mi auguro che tutti i soggetti coinvolti – ha affermato -, con in prima fila le Forze dell’Ordine, le Associazioni come l’Anap e la Confartigianato, i Comuni, essendo così radicate e presenti sul territorio, riescano a fare rete, come in questo caso, per studiare iniziative che aiutino davvero, sia nell’ambito della prevenzione, sia in quello della ripresa per chi ha subito un simile indegno affronto alla propria dignità di essere umano. Gli anziani non vanno lasciati soli, come non lo possono essere tutte le vittime, di una certa età o anche più giovani, colpevoli solo di essere stati preda di chi ha studiato e si è approfittato delle loro debolezze o di un momento di distrazione». 

In occasione del convegno, è stato distribuito, materiale informativo, tra cui un vademecum contenente semplici regole, suggerite dalle Forze di polizia, per difendersi dai rischi di truffe e rapine.

Il vademecum della campagna Anap "Più sicuri insieme"

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