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Cultura per il rilancio nella Fase 2, la proposta: «Puntare sui piccoli musei con aperture serali»

Aperture serali per non far coincidere gli orari con quelli di punta, come indicato dal governo, e valorizzazione dei siti più piccoli che a Verona «sono veri e propri gioielli da riscoprire»

«Iniziano a filtrare le prime notizie sulle indicazioni del Comitato Scientifico per la riapertura dei musei. Molte regole diverse, a seconda della tipologia del sito, e alcune certezze: evitare i grandi numeri e le ore di punta». A riferirlo in una nota il gruppo civico veronese Traguardi che poi sottolinea: «Le indicazioni del Comitato scientifico privilegiano nettamente i siti museali con meno di centomila visitatori nell'ultimo anno e Verona ha la fortuna di poter contare su un patrimonio che aspetta solo di essere valorizzato adeguatamente. Nel 2019 il Museo Archeologico ha superato di poco i 100 mila visitatori. Museo degli Affreschi e Lapidario Maffeiano sono ampiamente sotto. E tutti questi siti dispongono anche di spazi all'aperto, indispensabili per rendere la visita più adeguato alle nuove disposizioni. Tre musei per riscoprire la storia di Verona e che possono diventare un vero vettore della rinascita cittadina, offrendo ai veronesi in primis un motivo per tornare a vivere la città».

Una proposta dunque quella del movimento civico veronese, rappresentato a palazzo Barbieri dal consigliere comunale Tommaso Ferrari, che mira a valorizzare i siti museali di piccole dimensioni presenti in città per il rilancio anche di un settore come quello del turismo, tremendamente martoriato nel corso dell'emergenza epidemiologica: «Nelle indicazioni governative - prosegue la nota di Traguardi - è contenuta anche la richiesta di non far coincidere apertura e chiusura con gli orari di punta, per non alimentare ulteriormente traffico e assembramenti. Un invito che a Verona potrebbe tradursi in un ampliamento dell'orario di visita anche alle ore serali, da tempo richiesto e auspicato. Aprire dopo per chiudere dopo, con un duplice vantaggio: evitare di aggravare il traffico cittadino e offrire a veronesi e turisti un'opportunità in più, importante soprattutto durante il periodo estivo. Le aperture notturne che altri musei nel mondo prevedono in maniera sistematica, mentre a Verona non sono mai state programmate in modo organico, sarebbero una novità importante, indispensabile per completare l'offerta del centro storico che non vede l'ora di ripartire».

«È chiaro che tutti sogniamo di tornare presto in Arena, o a Castelvecchio, - conclude la nota di Traguardi - ma se le indicazioni di ministeriali sono queste meglio elaborare di conseguenza le nostre strategie, ipotizzando piuttosto di utilizzare gli spazi esterni: il cortile di Castelvecchio sarebbe il luogo perfetto per iniziare a far rivivere il museo».

Traguardi gruppo cultura

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