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Confronto su traforo delle Torricelle. Bozza: «Alla Regione la cabina di regia»

I Comuni scaligeri vogliono discutere sull'opera con il capoluogo. La Provincia si è proposta come mediatore, ma il consigliere di Forza Italia vede meglio la Regione Veneto per quel ruolo

Mentre la Provincia di Verona si propone come mediatore tra i vari Comuni scaligeri interessati alla realizzazione del traforo delle Torricelle, il consigliere di Forza Italia Alberto Bozza suggerisce la Regione per il ruolo di mediatore. E sempre Bozza interroga la Regione Veneto per sapere se è a conoscenza delle intenzioni di Comune di Verona, il quale ha trovato un accordo per la realizzazione della Strada di Gronda con i fondi che avrebbero finanziato il traforo.

Non ci sono, infatti, solo le opposizioni di Verona preoccupate per il possibile accantonamento definitivo del traforo delle Torricelle. Anche i Comuni vicini al capoluogo, che avrebbero tratto dei vantaggi dall'opera, vogliono discutere con il Comune di Verona per sapere fino a che punto sono vere le parole dell'assessore alla mobilità Tommaso Ferrari. Per Ferrari, la realizzazione della Strada di Gronda non escluderebbe la realizzazione del traforo. L'assessore si è detto dunque possibilista sul traforo e aperto ad un confronto con le altre amministrazioni per trovare tutti insieme il progetto migliore e le giuste vie di finanziamento per trasformare il progetto in realtà. E al tavolo di confronto fra Comuni potrebbe sedersi la Provincia di Verona con il ruolo di mediatore.

Intanto, però, continua la manovra politica di Bozza, contrario alla mossa del Comune di dirottare il 53 milioni accantonati da A4 per il traforo delle Torricelle nel progetto della Strada di Granda. «Ma la Regione è stata informata e coinvolta? E ritiene opportuno e strategico questa riconversione d'uso dei fondi?». È questo il quesito al centro dell'interrogazione presentata dal consigliere regionale di Forza Italia.
Bozza riconosce che «la Regione non ha dirette competenze in una partita che riguarda Comune di Verona, A4 e Ministero dei Trasporti e Infrastrutture, tuttavia l'assessore regionale Elisa De Berti politicamente si è spesa per inserire la variante alla Statale 12 come opera di interesse regionale. E auspicherei che la stessa attenzione ci sia per il traforo».
«Sarebbe importante chiarire se sul piano politico la Regione è stata coinvolta dal sindaco Damiano Tommasi e se essa stessa si è interessata alla questione, dato che parliamo di una storia da 53 milioni di euro e di un’opera che come risulta da un recente sondaggio l’80% dei veronesi considera prioritaria - ha concluso Bozza - La Regione si attivi con tutte le parti coinvolte e i soggetti interessati per un confronto sulla pianificazione urbanistica e viabilistica del territorio veronese. Credo che debba essere la Regione, più ancora che la Provincia, a farsi garante di una cabina di regia».

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