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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Suicidio assistito, Veneto prima regione a superare le 7 mila firme per la proposta di legge

"Liberi Subito" è il nome della proposte di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. «Il raggiungimento in così poco tempo delle firme necessarie testimonia quanto il tema sia sentito dalla cittadinanza veneta»

Il Veneto è la prima regione d’Italia ad aver raggiunto la soglia delle firme necessaria per poter portare la proposta di legge regionale sul “suicidio assitito” in Consiglio regionale. Sono infatti oltre 7000 i cittadini veneti che ad oggi hanno sottoscritto il testo di "Liberi Subito", la proposte di legge regionale elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la campagna infatti era partita il 4 febbraio (con il Veneto prima regione in Italia) e avrebbe avuto 6 mesi di tempo per portare a termine la raccolta firme.
Alle 7000 firme raccolte ai banchetti nelle piazze bisognerà aggiungere le firme raccolte presso i Comuni e presso gli studi legali. La raccolta proseguirà nei prossimi giorni per raggiungere una quota di sicurezza stimata attorno alle 7700 firme.
Nel frattempo si procederà con l’acquisizione della certificazione elettorale di ogni sottoscrittore negli oltre 500 Comuni veneti.

«Il raggiungimento in così poco tempo delle firme necessarie per portare la proposta in Regione testimonia quanto il tema sia sentito dalla cittadinanza veneta. Ai banchetti di raccolta delle firme il sentimento dei volontari al cospetto di chi veniva a sottoscrivere la proposta è stato quello di prestare la propria opera per farsi portavoce di una semplice e bella richiesta di libertà e civiltà, mettendo da parte burocrazie inutili e giudizi personali, nel rispetto doveroso di chi sceglie in situazioni di malattia o disabilità non più tollerabili - ha dichiarato Diego Silvestri, presentatore ufficiale della proposta di legge in Veneto -. Sono le Regioni le istituzioni deputate a tutelare la salute dei cittadini che possono intervenire a disciplinare procedure e tempi di applicazione dei diritti già individuati. Di questo tratta la nostra proposta di legge regionale: conferire certezza organizzativa ad un diritto acquisito, cioè applicare norme attuative come per qualsiasi altra prestazione sanitaria».

«Esprimiamo la nostra gratitudine alle 7.000 persone che hanno già sottoscritto la proposta di legge regionale "Liberi Subito" - commentano Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni -. Grazie alla loro azione, il Consiglio regionale avrà l'occasione di discutere e decidere su come garantire i diritti costituzionali dei pazienti veneti in materia di fine vita, in particolare per impedire che qualcuno debba subire indefinitamente, come una tortura, una sofferenza insopportabile contro la propria volontà. Ci auguriamo che altre Regioni possano presto seguire, in particolare in Abruzzo, Piemonte, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia dove è in corso la raccolta firme».

«Un'ottima notizia» anche per Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, la quale ritiene che «non solo il loro numero testimonia come l’attenzione attorno all’argomento sia viva e sentita anche da queste parti, ma soprattutto questo progetto (partito dal basso grazie all’impulso dell’associazione Luca Coscioni) potrà finalmente essere discusso in aula».
La consigliera ringrazia «coloro che hanno firmato, le volontarie e i volontari che hanno impiegato il proprio tempo per organizzare la raccolta delle firme, coloro che si uniranno lungo il percorso». La stessa Baldin, «convinta delle finalità necessarie che l’iniziativa si ripromette, come la garanzia di tempi celeri e della gratuità della prestazione», ha firmato ai gazebo e ha contribuito ad autenticare le firme delle cittadine e dei cittadini a Mestre e a Vicenza.

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