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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Studenti dell'istituto Silva-Ricci vincono la seconda edizione di Api Factory

I ragazzi dell'istituto scolastico di Legnago hanno creato lo Smart Colorimetro, uno strumento economico ed ecosostenibile che permette di realizzare semplici analisi chimiche colorimetriche

Uno strumento low cost e di facile utilizzo che traduce nella quotidianità le leggi della chimica. Grazie anche a queste caratteristiche è lo Smart Colorimetro ad aggiudicarsi la seconda edizione di Api Factory: il progetto promosso e fortemente voluto da Apigiovani, il gruppo di giovani imprenditori di Apindustria Confimi Verona, con il sostegno di Banco Bpm e il patrocinio dell'ufficio scolastico di Verona, per diffondere la cultura d'impresa e stimolare la creatività delle nuove generazioni a partire dai banchi di scuola.

Tre sono stati i progetti che hanno avuto accesso alla fase finale del concorso. A presentare l'idea che si è rivelata vincente sono stati i tre studenti Giacomo Melotto, Pietro Cervato e Riccardo De Battisti. Insieme hanno frequentato la classe quarta dell'istituto Silva-Ricci di Legnago, dove sono stati coordinati dal professor Massimo Saccoman. Riceveranno una borsa di studio, pari a 3.000 euro, da spendere in tasse universitarie o corsi di formazione.

"I ragazzi, sfruttando un fenomeno fisico ben conosciuto, hanno applicato alla vita reale quello che nella teoria viene spiegato - si legge nella motivazione della commissione giudicatrice del premio - Con spirito di collaborazione hanno sviluppato una soluzione a un'esigenza quotidiana". Lo Smart Colorimetro è l'evoluzione e l'applicazione pratica della legge di Lamber Beer: uno strumento in grado di leggere la rifrazione di luce che emette una sostanza una volta investita da un fascio luminoso a una determinata lunghezza d'onda. Il prototipo messo a punto dai tre studenti è uno spettro-fotometro economico ed ecosostenibile che permette di realizzare semplici analisi chimiche colorimetriche su acque, inquinanti, liquidi o sostanze solubili. È costituito da una scatola di cartone e da vari kit di cartoncini e soluzioni colorate; sfrutta la luce artificiale di uno smartphone e un'applicazione dedicata, con cui condividere in tempo reale le informazioni, per misurare l'intensità della luce e i valori di concentrazione della sostanza presa in esame. L'intuizione può trovare sviluppo nelle aziende che producono depuratori.

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