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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Garda

Siccità e lago, Regione approva la mozione di Bozza: «Serve una figura che coordini i vari interessi»

«Credo sia infruttuoso per tutti "farsi la guerra" o chiudersi nei piccoli egoismi, anche perché a ben vedere sono molti gli interessi che legano Trentino con Veneto e Lombardia rispetto agli elementi che li dividono», ha detto il consigliere di Forza Italia

È stata approvata martedì pomeriggio dal Consiglio regionale del Veneto, la mozione con cui Alberto Bozza, consigliere di Forza Italia, chiede alla Regione di intervenire insieme al Governo per assicurare una corretta gestione della risorsa idrica del lago di Garda a tutela dei principali ambiti econonomici della zona: agricoltura, turismo, pesca, ristorazione e navigazione.

Il consigliere regionale spiega che la mozione raccoglierebbe le istanze del territorio, dei sindaci e delle associazioni di categoria. Bozza, in particolare, chiede che sia costituito un tavolo di lavoro con Aipo, Consorzi di bonifica, Regioni coinvolte e Comuni rivieraschi e che sia proposto all'Esecutivo l’istituzione di una figura ad hoc superpartes e di raccordo specifica per i bacini del Garda, quelli del Po e dell’Adige, che coordini gli interessi diversi in gioco tra Veneto, Lombardia e Trentino, così da evitare «guerre dell’acqua che oggi discriminano il nostro lago e il Veneto», spiega l'esponente di FI, secondo il quale il commissario nazionale previsto dal decreto Siccità non sarebbe sufficiente.

Altro tema discusso è quello dello sviluppo dei rapporti con i vicini del Mincio "mantovano", zona prevalentemente agricola a differenza di quella del Garda, la cui economia è fondata prevalentemente sul turismo e la ristorazione e non più sull’agricoltura come qualche decennio fa. In base a questo, Bozza chiede «di conferire pari dignità alle varie attività antropiche nella gestione dell’acqua quindi anche a turismo, pesca, ristorazione e navigazione».

«La siccità – dice Bozza – è una grave emergenza del momento, ma forse anche un fenomeno epocale collegato al cambiamento climatico: credo sia infruttuoso per tutti "farsi la guerra" o chiudersi nei piccoli egoismi, anche perché a ben vedere sono molti gli interessi che legano Trentino con Veneto e Lombardia rispetto agli elementi che li dividono. Una figura ad hoc porterebbe una visione d’insieme in grado di superare le divisioni e valorizzare le convergenze. Auspichiamo che il Governo recepisca con urgenza l’istanza del Veneto e agisca di conseguenza».

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