Dal castello di Neuschwanstein a quello di Soave...in mongolfiera: l'insolito viaggio di sette turisti tedeschi
L'impresa martedì 13 febbraio: «Di turisti qui ne vediamo tanti e arrivano nei modi più disparati, - ha commentato scherzando il sindaco Matteo Pressi - ma in mongolfiera sinceramente non mi era mai capitato vederlo»
Soave meta prediletta di turisti che giungono da tutto il mondo per ammirarne le bellezze non fa certo notizia. Altrettanto noto è che molti visitatori, specie negli ultimi anni, preferiscono scoprire le colline soavesi a bordo di mezzi "slow", prima fra tutti la bicicletta, tradizionale o elettrica che sia. Decisamente meno usuale, invece, è stata la scelta di sette turisti tedeschi che, martedì 13 febbraio, sono partiti di buon mattino a bordo di una mongolfiera dalla cittadina di Füssen, situata nelle prealpi bavaresi e famosa in tutto il mondo per ospitare il castello di Neuschwanstein, con l'obiettivo di raggiungere e visitare un altro castello, ovvero quello scaligero del piccolo borgo dell'est veronese.
Secondo quanto è stato raccontato dal sindaco di Soave Matteo Pressi che ha poi accolto il gruppetto di avventurosi, alle prime luci dell'alba i sette cittadini bavaresi, alcuni già pensionati ed altri a ridosso del traguardo, sono partiti per percorrere in poco più di 9 ore i ben 220 chilometri che, in linea d'aria, separano la città bavarese dal "Borgo dei borghi 2022", atterrando così poco dopo le 16 nella grande area verde che costeggia il parco giochi di Soave. Il tutto ovviamente tra lo stupore e la gioia dei tanti bambini e genitori che proprio a quell'ora animano la zona.
Appena scesi dal mezzo, i signori Johanna, Dominik, Uli, Marian, Tille, Sigfird e Gunther - quest'ultimo il pilota - sono stati accolti dal sindaco della cittadina murata Matteo Pressi, oltre che dai tanti curiosi accorsi per assistere all'atterraggio del mezzo, dotato di un pallone di colore verde sgargiante visibile anche dai Comuni circostanti. «Il gruppo - ha poi raccontato il sindaco Matteo Pressi - aveva manifestato il desiderio di visitare Soave nella giornata di martedì, una tappa del più lungo viaggio che li porterà a visitare il Triveneto. La concreta possibilità di atterrare qui, poi, dipendeva dal vento. Sono stati fortunati, ed infatti hanno gestito la discesa senza alcun problema. Il collegamento con loro, oltre che da un sistema internet satellitare e dal Gps, è garantito dalla cara e vecchia radio»
E per il futuro nulla impedisce che, perlomeno a Soave, ci si possa persino fare l'abitudine a questa insolita tipologia di turismo aereo: