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Martedì, 30 Aprile 2024
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Dal castello di Neuschwanstein a quello di Soave...in mongolfiera: l'insolito viaggio di sette turisti tedeschi

L'impresa martedì 13 febbraio: «Di turisti qui ne vediamo tanti e arrivano nei modi più disparati, - ha commentato scherzando il sindaco Matteo Pressi - ma in mongolfiera sinceramente non mi era mai capitato vederlo»

Soave meta prediletta di turisti che giungono da tutto il mondo per ammirarne le bellezze non fa certo notizia. Altrettanto noto è che molti visitatori, specie negli ultimi anni, preferiscono scoprire le colline soavesi a bordo di mezzi "slow", prima fra tutti la bicicletta, tradizionale o elettrica che sia. Decisamente meno usuale, invece, è stata la scelta di sette turisti tedeschi che, martedì 13 febbraio, sono partiti di buon mattino a bordo di una mongolfiera dalla cittadina di Füssen, situata nelle prealpi bavaresi e famosa in tutto il mondo per ospitare il castello di Neuschwanstein, con l'obiettivo di raggiungere e visitare un altro castello, ovvero quello scaligero del piccolo borgo dell'est veronese.

Secondo quanto è stato raccontato dal sindaco di Soave Matteo Pressi che ha poi accolto il gruppetto di avventurosi, alle prime luci dell'alba i sette cittadini bavaresi, alcuni già pensionati ed altri a ridosso del traguardo, sono partiti per percorrere in poco più di 9 ore i ben 220 chilometri che, in linea d'aria, separano la città bavarese dal "Borgo dei borghi 2022", atterrando così poco dopo le 16 nella grande area verde che costeggia il parco giochi di Soave. Il tutto ovviamente tra lo stupore e la gioia dei tanti bambini e genitori che proprio a quell'ora animano la zona.

Sette turisti tedeschi dalla Baviera a Soave in mongolfiera - Al centro il sindaco Matteo Pressi : foto ufficio stampa Comune di Soave

Appena scesi dal mezzo, i signori Johanna, Dominik, Uli, Marian, Tille, Sigfird e Gunther - quest'ultimo il pilota - sono stati accolti dal sindaco della cittadina murata Matteo Pressi, oltre che dai tanti curiosi accorsi per assistere all'atterraggio del mezzo, dotato di un pallone di colore verde sgargiante visibile anche dai Comuni circostanti. «Il gruppo - ha poi raccontato il sindaco Matteo Pressi - aveva manifestato il desiderio di visitare Soave nella giornata di martedì, una tappa del più lungo viaggio che li porterà a visitare il Triveneto. La concreta possibilità di atterrare qui, poi, dipendeva dal vento. Sono stati fortunati, ed infatti hanno gestito la discesa senza alcun problema. Il collegamento con loro, oltre che da un sistema internet satellitare e dal Gps, è garantito dalla cara e vecchia radio».

Appena scesi dalla mongolfiera, tra abbracci e sorrisi, i sette turisti bavaresi hanno subito mostrato al sindaco le foto scatatte dall'alto, a diverse centinaia di metri, del castello e delle colline vitate che, come descritto dalla signora Johanna,«assomigliano ad una coperta di lana adagiata sulla terra, tanto sembrano morbide». Ovviamente, non è mancata la possibilità per i tanti bambini che hanno seguito a bocca aperta e naso all'insù l'atterraggio della mongolfiera, di scattare qualche foto in compagnia dei genitori. E se la mongolfiera ha affascinato proprio tutti, ora sarà questo gruppo di cittadini tedeschi, a concedersi qualche momento di relax nel territorio di Soave per farsi affascinare dal castello, ma anche dalle tipiche cantine del posto. Come rivelato dallo stesso pilota della mongolfiera, il signor Gunther, si tratta dopotutto di unire l'uitle al dilettevole: «In alta quota le temperature sono vicine allo zero, per questo utilizziamo l'abbigliamento da montagna...e un buon bicchiere di Soave non può che ristorarci!».

Sette turisti tedeschi dalla Baviera a Soave in mongolfiera : foto ufficio stampa Comune di Soave

La traversata sopra le Alpi, come raccontato dal signor Uli, non è semplice perché «in alcuni momenti la respirazione viene aiutata da alcune bombole d'ossigeno che portiamo sempre con noi. Ma questo piccolo disagio viene compensato dalla meraviglia che si prova godendo della vista dall'alto». Soddisfatto dell'atterraggio e della bella occasione per mostrare da vicino il funzionamento di una mongolfiera ai bambini, il sindaco Matteo Pressi si è infine concesso una battuta: «Di turisti qui ne vediamo tanti e arrivano nei modi più disparati. Dai giovani backpackers che si muovono in autostop ai patiti della bici che macinano centinaia di chilometri per raggiungerci, passando poi per la handbike e i camminatori lungo la romea strata, ma un gruppo di turisti che scelgono di raggiungerci in mongolfiera, sinceramente, non mi era mai capitato vederlo».

E per il futuro nulla impedisce che, perlomeno a Soave, ci si possa persino fare l'abitudine a questa insolita tipologia di turismo aereo: «Può sembrare buffo, - ha commentato ancora il sindaco Matteo Pressi - ma si tratta di un mercato in crescita, soprattutto in Austria e Germania. Ne abbiamo avuto prova la scorsa settimana, quando come Soave siamo stati presenti alla Borsa Internazionale del Turismo alla Fiera di Milano. Se qualche altro gruppo ci contatterà saremo felici di offrire nuovamente la nostra collaborazione. Vedere una mongolfiera fa sognare e tornare bambini. Se in più favorisce le nostre imprese del turismo e della viticoltura, siamo felici due volte».

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