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Superbeton sotto sequestro, vittoria dei cittadini di Montorio contro la puzza

Il consigliere comunale Bertucco chiede la chiusura dell'azienda che lavora bitume. PD contrario all'ipotesi di uno spostamento della ditta a Verona Sud

Il gip di Verona Paola Vacca ieri, 18 giugno, ha ordinato il sequestro preventivo della Superbeton, azienda che lavora bitume a Montorio. Accolta, dunque la richiesta del pm Francesco Rombaldoni, motivata dal mancato rispetto delle norme da parte dell'azienda, in particolare le regole sull'emissione dei fumi. Una vittoria dei cittadini riuniti nel Comitato Ambiente Montorio, che per anni hanno denunciato la puzza prodotta dalla ditta di via del Vegron, rischiando anche di dover pagare un risarcimento alla Superbeton per i danni d'immagine prodotti dalla loro protesta.

Non deve essere stato difficile per la polizia municipale provare l'infrazione delle circa 25 prescrizioni che la Provincia era stata costretta a dare a Superbeton all'indomani delle massicce proteste dei cittadini - è il commento del consigliere comunale di Verona Michele Bertucco - Resta la coda di paglia di Provincia e Regione, che hanno scaricato sui vigili urbani di Verona l'onere di provare il mancato rispetto delle prescrizioni. Visto l'atteggiamento di grave ostilità mantenuto per tutta la vertenza dalla ditta Superbeton, che invece di dialogare con i cittadini del comitato ha intentato loro una causa milionaria, credo che a questo punto non ci sia altra soluzione che la chiusura dell'attività benché vada ricordato che essa gode ancora di una autorizzazione valida fino al 6 novembre 2022.

Il Partito Democratico, invece, spera che la magistratura abbia in mano delle valide carte, affinché il sequestro preventivo non si risolva in una riapertura dell'azienda. Inoltre, la precedente amministrazione stava lavorando anche ad uno spostamento della Superbeton da Montorio a Verona Sud.

I problemi non si risolvono spostandoli o nascondendo la polvere sotto al tappeto - scrivono il consigliere comunale Stefano Vallani e il segretario cittadino del PD Luigi Ugoli - L'ennesimo intervento della magistratura in una faccenda di governo del territorio è stato determinato da un fallimento della politica che non ha saputo contemperare le esigenze di sviluppo con la preservazione della qualità della vita dei cittadini. Se l'idea è spostare il problema nel far west di Verona Sud dove tutto sarebbe lecito, è ovvio che si incontreranno insuperabili resistenze da parte della popolazione e non solo.

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