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Ospedale Orlandi: «Schede non devono restare in un libro dei sogni»

È la consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon, a chiedere chiarezza sulla situazione del nosocomio di Bussolengo: «Alle parole occorre far seguire i fatti, in tempi possibilmente rapidi»

«Le schede ospedaliere non devono restare un libro dei sogni, perciò a Regione faccia chiarezza: all’Orlandi di Bussolengo ci sono i requisiti strutturali per la loro attuazione?». A chiederlo è la consigliera del Partito Democratico Anna Maria Bigon, prima firmataria di un’interrogazione a risposta scritta a cui hanno aderito i colleghi Orietta Salemi, Bruno Pigozzo e Andrea Zanoni, oltre a Cristina Guarda (Civica per il Veneto).

«Alle parole occorre far seguire i fatti, in tempi possibilmente rapidi: le schede assegnano all’Orlandi che ha un bacino importante, tutta la zona Garda-Baldo-Valdadige 25 posti letto di Medicina generale, altrettanti di Psichiatria e Day surgery/Week surgery, 50 di Recupero e Riabilitazione funzionale, 24 per l’Ospedale di comunità e 14 di Unità riabilitativa territoriale. Considerato che sono poi le singole Ulss a redigere il piano attuativo delle schede dei servizi previsti nelle singole strutture con la relativa tempistica, la Scaligera lo ha già stilato e inviato alla Regione?», domanda Bigon che non nasconde i propri dubbi in particolare per la Week surgery e l’Ospedale di comunità. «Il territorio ha bisogno di questi servizi. Nel caso in cui l’Orlandi non avesse i requisiti necessari, quali sono gli interventi necessari per renderlo idoneo?».

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