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Sboarina incontra il comitato Verona Sud: "Sviluppo che rispetti vivibilità dei quartieri"

"La nostra idea di città è chiara, – ha detto il sindaco - vogliamo che Verona cresca non attraverso la cementificazione delle aree, ma secondo programmi di sviluppo sostenibile"

Un incontro con i rappresentanti del comitato di Verona Sud per condividere le iniziative che l’amministrazione comunale intende portare avanti per lo sviluppo sostenibile dell’area cittadina. È quello che si è tenuto martedì mattina a Palazzo Barbieri. Presenti il sindaco Federico Sboarina e gli assessori al Decentramento Marco Padovani, all’Urbanistica Ilaria Segala e ai Lavori pubblici Luca Zanotto.

Del comitato, che si è reso disponibile a collaborare e contribuire in maniera propositiva, hanno partecipato all’incontro Renato Martello, Enrico Marcolini, Andrea Modenese e Daniele Nottegar. Tra i punti di cui si è discusso, il bilancio arboreo di Verona sud, eventuali incontri con Veronafiere e Società Autostrade, la realizzazione di parcheggi scambiatori, l’insediamento Ikea, comparti 1-2-3, Parco allo Scalo e monetizzazione delle opere di urbanizzazione privata.

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«La nostra idea di città è stata chiara fin dall’inizio – ha detto il sindaco Federico Sboarina durante l’incontro -. Vogliamo che Verona cresca non attraverso la cementificazione delle aree o il blocco delle attività produttive, ma secondo una programmazione di sviluppo sostenibile che tenga conto della vivibilità dei quartieri e della qualità di vita dei residenti. In questa visione della città rientrano importanti opere infrastrutturali, come la Variante alla Statale 12, che alleggerirà il traffico, e il parcheggio scambiatore. Ma anche l’ampliamento del Parco Santa Teresa, approvato settimana scorsa in consiglio comunale, e la realizzazione del Central Park allo Scalo Ferroviario, per il quale stiamo lavorando assieme alle Ferrovie. Voglio ricordare, inoltre, che nel giro di un anno porteremo a termine il bando per il Piano per la mobilità sostenibile. Inoltre, abbiamo rivelato ciò che si sapeva dal 2014, e cioè che il mega centro commerciale, con dentro anche Ikea, era irrealizzabile. Per le leggi regionali vigenti, in fondo a via Chioda, non si può costruire uno dei centri commerciali più grandi del nord Italia. In generale, l’area di Verona sud necessita di particolare attenzione da parte di tutti, ecco perché abbiamo chiesto a Veronafiere di aumentare gli investimenti per il quartiere su cui gravita e alla Società Autostrade di accelerare l’operazione di ribaltamento del casello». 

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