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A Verona gli anziani invecchiano meglio grazie al progetto "La salute in movimento"

Un'iniziativa nata 30 anni fa e che il professore Federico Schena del Dipartimento di Neuroscienza, Biomedicina e Movimento dell’Univr definisce «un’intuizione lungimirante»

Da trent’anni fa sì che gli anziani veronesi facciano attività fisica e invecchino bene. È il progetto "La salute in movimento", che dal 1989 ha coinvolto più di 40 mila cittadini che hanno partecipato ai 2.245 corsi attivati, per oltre 123 mila ore di attività. Sono numeri davvero importanti, per un progetto pionieristico che ha fatto scuola in Italia ma anche all’estero, con importanti centri per l’invecchiamento di Londra e degli Stati Uniti che, negli anni, si sono affiancati all’Amministrazione per collaborare alla stesura di programmi sempre più completi e articolati.

Il progetto, promosso dall’assessorato al Decentramento insieme al Dipartimento di Neuroscienza, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona,  interessa tutti i quartieri e propone attività motorie ma anche incontri, momenti di aggregazione e giornate dedicate al benessere e alla salute. Per festeggiare l’importante traguardo e per fare il punto sullo stato attuale del progetto e gli scenari futuri, martedì 19 novembre si terrà una giornata di incontri e apprendimento. L’appuntamento è in Gran Guardia, dalle 9, con i rappresentanti delle istituzioni che dialogheranno con relatori ed ospiti locali e internazionali ripercorrendo la storia dell’iniziativa e raccontando i numeri di trent’anni di attività.

Se la mattina sarà più un momento dedicato agli addetti ai lavori, nel pomeriggio è attesa la cittadinanza. Dalle 16, infatti, la Gran Guardia suonerà a ritmo di swing, con il concerto “It’s swing time” proposto dalla Jazzset Orchestra. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’evento è stato presentato in municipio dall’assessore al Decentramento Marco Padovani. Presenti il prof. Federico Schena docente del Dipartimento di Neuroscienza, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona con Doriana Rudi, Lorena Zambelli e Daniela Marcer dell’AULSS 9 ed Eraldo Turco della Jazzset Orchestra.

«Un progetto che è un fiore all’occhiello dell’amministrazione, – ha detto Padovani - preso ad esempio da istituti e centri di fama internazionale. Da trent’anni il Comune è attento con iniziative mirate alla fascia di popolazione non più giovanissima, affinchè possa invecchiare in salute e in armonia».

«Trent’anni fa il Comune ha avuto un’intuizione lungimirante, - ha aggiunto Schena - promuovendo su tutto il territorio comunale un progetto mirato all’attività fisica tra le persone anziane. L’Università partecipa con entusiasmo ad un progetto sempre più apprezzato e seguito».

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