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Quasi 3 milioni di debiti, stipendi a rischio per dipendenti di due case di riposo

Uil Fpl ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale in capo alla cooperativa Cercate, la quale presta servizio negli Istituti Sorelle della Misericordia di San Michele Extra e Cologna Veneta

Potrebbe arrivare una grande beffa per le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa Cercate, la quale presta servizio negli Istituti Sorelle della Misericordia di San Michele Extra, a Verona, e di Cologna Veneta.

«Abbiamo visto molta paura negli occhi di oss e infermiere della casa di riposo dell’Istituto Sorelle della Misericordia di San Michele - ha fatto sapere la Uil Fpl di Verona - C'è il rischio che il personale non si veda riconosciuto lo stipendio di luglio. La cooperativa sociale ha risposto a una nostra richiesta di delucidazioni sulla situazione stipendiale dei propri dipendenti, comunicando che non riesce a far fronte al pagamento per il debito che l'Istituto Sorelle della Misericordia ha accumulato nei confronti della cooperativa stessa. Debito che a fine del mese di giugno ammonta a 2.800.000 euro».

Appena è stato contattato, il sindacato ha organizzato due incontri, una per il personale che lavora nella struttura di San Michele Extra e una per quelli che lavorano nella struttura di Cologna Veneta. Tra soci e dipendenti, sono circa 90 i lavoratori che rischiano realmente di non ricevere lo stipendio.

Uil Fpl ha poi proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale in capo alla cooperativa Cercate. «Siamo determinati a mettere in campo ogni possibile risorsa per fare in modo che questa vicenda non si concluda con il far rimettere lo stipendio al personale - hanno fatto sapere dal sindacato - Seppur con l’applicazione di contratti scaduti e davvero poco remunerativi ed ora anche con lo spauracchio della mancata erogazione stipendiale, i lavoratori si sono prodigati tanto per tenere le sedi di San Michele Extra e Cologna Veneta in linea con gli standard assistenziali».

E a seguito dello stato di agitazione proclamato da Uil Fpl, l'Istituto Sorelle della Misericordia ha precisato: «Non esiste alcun rischio per il personale della cooperativa Cercate di non ricevere lo stipendio. Nel corso del 2023, l'Istituto ha sempre corrisposto alla cooperativa i fondi necessari per il pagamento delle retribuzioni ed ha ribadito il proprio impegno a garantire il pagamento degli stipendi, provvedendo, se necessario, anche in via diretta. A conferma dell’impegno dell’Istituto, l’ordine di bonifico necessario per assicurare il pagamento dello stipendio di luglio è già stato disposto. Le iniziative odierne trovano, piuttosto, spiegazione nel contenzioso giudiziario, attualmente pendente avanti al Tribunale di Verona, nel quale l’Istituto ha contestato alla cooperativa alcune modalità irregolari nella gestione degli appalti».

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