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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ex Tiberghien, le istanze di oltre mille cittadini sul piano di riqualificazione

Le osservazioni dell'associazione Azione Comunitaria sono state sottoscritte da 1.322 cittadini che chiedono una zona verde più grande e una sala polifunzionale per la comunità

L'associazione Azione Comunitaria ha inviato questa mattina, 24 settembre, al Comune di Verona una documentazione contenente osservazioni alla Variante 23 del Piano degli Interventi. Osservazioni che riguardano la riqualificazione dell'ex Tiberghien e che sono state sottoscritte 1.322 cittadini e cittadine. Lo riferiscono i presidenti di Azione Comunitaria, Marisa Sitta e Mauro Tedeschi, che sintetizzano le loro istanze in tre punti. Vengono richieste una sala della comunità, ovvero una sala polifunzionale che diventi un punto di aggregazione per i residenti; un aumento degli spazi verdi; e che nell'area destinata a commerciale ci sia uno spazio dedicato all'autoproduzione e alle eccellenze enogastronomiche a chilometro zero.

Non si mette in discussione il diritto della proprietà al proprio equo guadagno - spiegano Sitta e Tedeschi - ma quando si interviene così pesantemente all'interno dei quartieri, l'equilibrio tra gli interessi pubblici e privati deve essere sempre garantito. Ci chiediamo poi perché costruire ancora appartamenti a Verona Est, il regno delle case sfitte, semilavorate e abbandonate a se stesse. Le moltissime adesioni ottenute sono figlie dell'esasperazione e del raggiungimento di un punto di rottura sociale. E con il deposito delle osservazioni e delle firme non abbiamo finito, ma solo cominciato.

Insomma, i cittadini, tramite l'associazionismo, si sono fatti sentire e le loro richieste sono state ritenute di buon senso dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, il quale aveva proprio accusato l'amministrazione veronese di non volersi confrontare con i cittadini. Accusa che resta in piedi anche dopo queste osservazioni sottoscritte da più di mille cittadini, perché secondo Bertucco la risposta dell'amministrazione sarà negativa visto l'accordo trovato all'interno di un tavolo tecnico tra Comune, circoscrizione, ordini professionali e la proprietà dell'ex Tiberghien.

Considerate le criticità viabilistiche e ambientali dell'area, buon senso e buona amministrazione avrebbero richiesto l'apertura di un confronto con tutti i cittadini che hanno speso tempo ed impegno per presentare le osservazioni - scrive Bertucco - In questa maniera, invece, la soluzione viene blindata a favore del privato. L'amministrazione si avvia, così, a risolvere a modo suo la riqualificazione del Tiberghien: non appena arriva il soggetto dotato di un pacco di soldi il confronto viene interrotto e le previsioni urbanistiche stravolte per esaudire i desideri del nuovo padrone, con tanti saluti ai cittadini che avevano creduto nella possibilità di incidere sulle scelte.

La riapertura di un confronto con i cittadini viene richiesta anche dal Partito Democratico. Il consigliere comunale Stefano Vallani e il consigliere in settima circoscrizione Carlo Pozzerle temono che la riqualificazioni portu un peggioramento della viabilità nella zona e invitano l'assessore all'urbanistica Ilaria Segala "a riportare il confronto nell'ambito della corretta logica amministrativa e della dialettica istituzionale riaprendo il confronto sulle richieste di verde e spazi pubblici portate dai cittadini".

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